La sicurezza è innanzitutto sicurezza sociale. Dov'è la provincia?

Gli episodi di microcriminalità cui stiamo assistendo in questi giorni a Trento - in particolare nella zona delle Albere - sono in gran parte l’esito della mancata presa in carico del disagio sociale che, come in ogni territorio, si concentra principalmente nelle città. L’assenza di politiche sociali adeguate è responsabilità della Provincia.
Paolo Zanella, 17 settembre 2024

 

Il perseverare della Provincia nel non assumersi le proprie responsabilità nelle competenze che le sono proprie sta contribuendo a ingenerare comportamenti criminogeni che vengono poi utilizzati per alimentare la retorica securitaria della destra cittadina che ribalta le responsabilità sul Comune, che invece da anni cerca di fare la propria parte, anche supplendo all’inerzia della Provincia.

Sono tante le competenze provinciali sulle quali si è deciso di non investire arrivando a determinare questa situazione. Innanzitutto le politiche di accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale, con numeri previsti dall’accordo con il Commissario del Governo che non rispondono assolutamente alle esigenze del territorio e che rendono centinaia di persone straniere senza dimora, alcune delle quali hanno trovato risposta proprio grazie al Comune che si è assunto responsabilità compensando l’assenza della Provincia. Poi le politiche sociali di bassa soglia, con numeri insufficienti nei dormitori e nei progetti di reinserimento sociale. Ancora politiche della casa non governate che hanno prodotto oltre un migliaio di alloggi pubblici sfitti a fronte di persone che lavorano e dormono sotto i ponti, sottoposte anche al razzismo immobiliare. E anche il contrasto a ogni tipo di dipendenza, affidato da anni alla Fondazione Demarchi, apparentemente senza alcun tipo di risultato, visto che se c’è chi spaccia significa che c’è chi consuma. Infine il carcere, sul quale la Provincia ha già la competenza al reinserimento sociale, evidentemente esercitata senza grandi investimenti, visto il tasso di recidive.

Il tema della sicurezza deve essere affrontato non solo con i dovuti interventi ambientali e di presidio delle forze dell’ordine. Se si vuole agire a monte serve garantire sicurezza sociale e come appena dimostrato, in questo campo la responsabilità è in primis della Provincia. Fugatti batta un colpo!