Stamane la consigliera provinciale del Pd del Trentino Lucia Maestri ha aperto la discussione del disegno di legge di cui era prima firmataria, in merito alla scelta dei direttori dei musei trentini attraverso lo strumento del bando pubblico ed europeo.
Trento, 11 settembre 2024
La trattazione del ddl è stata poi sospesa dalla stessa consigliera, dopo il dibattito in aula, in quanto con un emendamento della giunta in assestamento di bilancio del luglio scorso, di fatto veniva modificato l’articolo preso in esame dallo stesso disegno di legge della consigliera Maestri, sottraendo di fatto al dibattito consiliare una modifica così importante. Uno schiaffo al sistema museale trentino, oltre che al Consiglio provinciale.
Rimane intatto il senso politico del disegno di legge: armonizzare le modalità di selezione delle figure dei direttori di museo, ove attualmente vigono regolamenti diversi e modificabili con delibera di Giunta.
La proposta prevede che i direttori vengano scelti con bando pubblico, aperto ai cittadini europei, scelti da una Commissione/Nucleo di valutazione composta da dirigenti della Pat e da due esperti esterni, tra professionisti selezionati.
Il principio che guida questa proposta, per la consigliera Maestri, si basa sul fatto che l’esistenza di un museo è determinata da chi lo governa prima ancora che dai contenuti dello stesso. I direttori dunque svolgono una funzione chiave nel definire l’identità e la missione dell’ente museale e sono giustamente definiti dall’Icom (International Council of Museums) “custodi e interpreti dell’identità e della missione del museo, nel rispetto dell’indirizzo dell’amministrazione responsabile”.
La consigliera Maestri si è detta delusa dalla risposta meramente tecnica dell’assessora che, anche in questo caso, come sulle nomine, sui bandi e sulle strategie culturali della Provincia manca di una direzione politica fin qui mai espressa.
Anche oggi è stata un’occasione persa per il sistema culturale trentino.
Cons.ra Lucia Maestri