TRENTO. Il Partito Democratico intende partecipare al dibattito pubblico promosso dal Consorzio di bonifica del Brenta per la diga del Vanoi. Dal Trentino al Bellunese, i territori sono preoccupati e contrari a quest'opera molto discussa ma Venezia e il proponente sembrano intenzionati a tirare dritto."Il Dolomiti", 7 settembre 2024
"A due giorni dal primo appuntamento del dibattito pubblico promosso dal Consorzio di bonifica del Brenta, per la Diga del Vanoi, la Giunta Fugatti è uscita con l’ennesimo annuncio, invece che con atti concreti", le parole di Alessio Manica, consigliere provinciale e capogruppo del Pd, e la parlamentare dem Sara Ferrari. "Il governatore dichiara che ha incaricato i tecnici di valutare azioni legali per tutelare gli interessi della Provincia di Trento, ma finora si è limitata a una lettera di diffida che non ha sortito alcun effetto. Cosa ha aspettato fino a oggi, visto che il percorso intanto sembra procedere inesorabile?".
Il Partito Democratico spiega di aver atteso a "lungo e invano un atto concreto della Provincia, noi del Pd del Trentino e del Veneto invece abbiamo supportato fin da principio la battaglia delle amministrazioni locali contro quest'opera, che è la risposta sbagliata al problema reale della crisi idrica della pianura".
I dem hanno cercato soluzioni a ogni livello istituzionale per fermare l'eventuale ipotesi progettuale della diga. Da ottobre 2023 sono state presentate diverse interrogazioni firmate dalle deputate Ferrari e Rachele Scarpa, "senza però che il governo abbia mai risposto su cosa intenda fare; insieme al Pd di Belluno abbiamo organizzato a Lamon nel marzo 2024 un incontro di approfondimento e di confronto con tutti gli amministratori locali dell’area interessata dall'opera. Già nel dicembre 2023 il gruppo provinciale del Pd del Trentino aveva fatto approvare con la maggioranza una mozione che impegnava la Giunta provinciale a esprimere contrarietà in tutte le sedi verso il progetto".
Inoltre in aprile il Pd del Veneto si è visto bocciare dal centrodestra in Consiglio regionale la richiesta di fermare il progetto.
"A luglio dopo la notizia dell’avvio delle procedure per il dibattito pubblico, la Giunta Fugatti si è limitata a diffidare con una nota il Veneto - aggiungono Manica e Ferrari - mentre il Pd ha presentato una proposta di stop all’opera, in occasione della approvazione del decreto infrastrutture, ma il centrodestra al governo l’ha bocciata. Il ministro all’ambiente Pichetto Fratin e quello alle infrastrutture Salvini hanno espresso a oggi una posizione su quale dei due governatori supportare".
Nonostante la contrarietà dei territori, il progetto viene portato avanti. "Per quanto il presidente Fugatti si affretti a sottolineare che non si dividerà dentro la Lega con Zaia su questo tema, le posizioni dei due appaiono come inconciliabili, dichiarandosi l’uno contrario e l’altro delegando ai suoi tecnici una decisione che è politica. Per quanto ancora, per non dividersi resteranno di fatto immobili di fronte alle esigenze delle comunità locali, mentre il percorso procede?".
Per questo il Partito democratico sarà presente la sera di lunedì 9 settembre a Canal San Bovo all’apertura del dibattito. "Una presenza per illustrare le ragioni della contrarietà al progetto e per testimoniare il sostegno reale alle comunità del Vanoi, del Tesino e del Primiero, ma anche per difendere le prerogative della nostra autonomia", concludono Ferrari e Manica.
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