L’Autonomia e la legge Calderoli - la posizione del Partito Democratico del Trentino

Il documento approvato dall'Assemblea provinciale in data 1 agosto 2024.
L’Autonomia è un patrimonio che fa parte dell’identità politica del Partito Democratico del Trentino e il regionalismo fa parte della storia della sinistra italiana. Il governo del territorio trentino e l’esperienza delle Regioni che hanno saputo offrire politiche di qualità, riformando la pubblica amministrazione e offrendo servizi innovativi, sono la dimostrazione che l’Autonomia è necessaria per far crescere l’Italia superando un centralismo che non ha saputo evitare le disuguaglianze territoriali.
Trento, 1 agosto 2024

L’Autonomia deve però essere esercitata con responsabilità e solidarietà verso i territori che non hanno avuto le stesse opportunità di sviluppo, assicurando a tutti i cittadini la parità di trattamento e concorrendo alla crescita di tutto il paese. La legge per l’Autonomia differenziata non garantisce questo, smentisce la previsione costituzionale e costituisce un oggetto di scambio tra la deriva autoritaria del governo Meloni e le rivendicazioni separatiste della Lega.

Per questo il PD del Trentino condivide la battaglia del PD contro la legge Calderoli. Non è possibile che invece di sviluppare le Autonomie si rafforzino le divisioni del paese, ma non è accettabile che l’opposizione alla legge Calderoli diventi una campagna contro l’Autonomia, né che si contrappongano il Sud al Nord del paese.  

C’è bisogno di un dibattito che valorizzi le esperienze regionaliste del PD e la partecipazione del PD al governo delle Autonomie speciali. C’è bisogno di un confronto che si ponga come obiettivo non il rafforzamento del centralismo che tanti danni ha arrecato al paese, bensì la riforma dello Stato e l’attuazione del principio di sussidiarietà. La specialità del Trentino non è un privilegio, né può essere vista solo come una particolarità storica e conseguenza di un trattato internazionale.

L’Autonomia speciale è l’espressione di una Comunità che ha saputo trasformare la propria storia di Regione di confine in una opportunità di riscatto e di crescita, un laboratorio di innovazione per offrire a tutti e non solo ai trentini una maggiore giustizia sociale e una possibilità di gestione partecipata e sostenibile del territorio. Il PD del Trentino non chiede la tutela della propria Autonomia, chiede lo sviluppo di tutte le Autonomie come previsto dall’art.5 della Costituzione.

Il PD del Trentino chiede al PD nazionale e regionale di fermare l’attuazione della legge Calderoli e di respingere ogni istanza che non si ponga l’obiettivo di una crescita solidale del paese. Ma chiede anche al PD, rispetto ad uno Stato che non garantisce il diritto alla giustizia, che gestisce in modo disumano le carceri, che privatizza la sanità e che non assicura il diritto allo studio e la tutela dei lavoratori, di rilanciare una proposta di riforma dello stesso. Una riforma che veda nel rilancio delle Autonomie territoriali un elemento essenziale per assicurare che sia una riforma democratica e non autoritaria della nostra Repubblica.