La deputata trentina del PD Sara Ferrari, in occasione del voto in Parlamento sul decreto infrastrutture, ha proposto che i fondi già stanziati nel 2023 per le analisi geologiche del SIN Sloi, (grazie all’emendamento di 2 mln Ferrari-Cattoi) possano essere in parte utilizzati anche per uno studio tecnico giuridico del percorso di esproprio e della tipologia e dei costi della bonifica dell’area. Trento, 31 luglio 2024
Il Governo ha espresso parere negativo, senza dare alcuna spiegazione. “Una bocciatura che lascia amarezza” - dice l’onorevole dem- “anche alla luce dell’allineamento che tutte le forze politiche del territorio avevano espresso sull’obiettivo: dalla Provincia di Trento al Comune, fino a componenti trentini della stessa maggioranza di governo, come la collega leghista Cattoi che si è unita nel chiedere all’esecutivo un ripensamento del parere e il collega di FdI De Bertoldi, che non ha partecipato alla votazione.”
“Un no sconcertante”, prosegue Ferrari, “perché il sito è interessato dai lavori per il passaggio del corridoio ferroviario scandinavo mediterraneo e il tema della bonifica deve essere posto subito, soprattutto perché è una situazione di inquinamento importante e di un composto chimico altamente tossico come il piombo tetraetile, volatile e capace di trasferirsi anche nelle falde acquifere. Questa bonifica non ha precedenti e sarà difficile dal punto di vista progettuale ed esecutivo, come si sa da tempo. Oggi si perde un’opportunità preziosa per fare un passo avanti in quella direzione, senza motivazione e con un atteggiamento stupidamente ottuso, probabilmente solo perché l’iniziativa ha la firma del PD. Non mi farò scoraggiare comunque e continuerò insieme ai colleghi l’impegno in questa direzione.
On. Sara Ferrari
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