Tredicimila emendamenti all’assestamento di bilancio. Il centrosinistra sceglie l’ostruzionismo per indurre la giunta provinciale a fare marcia indietro sulle indennità per gli ex consiglieri e sulla norma che permette di destinare le aree agricole agli hotel di lusso.
D. Cassaghi, "Corriere del Trentino", 19 luglio 2024
«Ci rendiamo conto — esordisce Francesco Valduga in rappresentanza dell’intera Alleanza democratica e autonomista — che per farci ascoltare è necessario utilizzare strumenti come questo». Cioè l’ostruzionismo. E la discussione sull’assestamento di bilancio provinciale, che prenderà il via lunedì con la presentazione degli interventi da parte di Maurizio Fugatti, si preannuncia lunga.
La leva ostruzionistica — spiega Valduga — serve per indurre la maggioranza a ritrattare due articoli in particolare: il numero 10 e il numero 43. Il primo riduce a due anni (dai cinque attuali) il periodo per ottenere le indennità per gli incarichi da ex consigliere provinciale. Il secondo è quello che permette di utilizzare alcune aree agricole per costruire hotel a cinque stelle. «Va fatto un ragionamento su entrambi i filoni di questo articolo: sul consumo delle aree agricole, ma anche sulla modifica dei tempi di variazione dei piani regolatori, da dieci anni a un anno, per le strutture dismesse», spiega in proposito Valduga. Per ottenere il risultato, il centrosinistra presenterà 13 mila emendamenti ostruzionistici anche su altri articoli della legge.
Tuttavia, le varie forze del centrosinistra sono pronte a presentare emendamenti anche nel merito. Il dem Paolo Zanella chiede sgravi sull’addizionale Irpef di 200 euro a figlio per le famiglie che ne hanno e che dichiarano un reddito tra i 30 e i 50 mila euro. Dal Pd arrivano poi proposte per riparametrare l’Icef in modo da tenere conto dell’inflazione. Seguono sgravi maggiori per le donne che desiderano lavorare e ricevere comunque l’assegno unico per la quota B per i figli, e l’assegno di natalità reso strutturale. Per quanto riguarda la casa, «vanno aumentati il quantum del contributo integrativo all’affitto e la platea — prosegue Zanella — Occorre istituire il fondo per la morosità incolpevole, e servono risposte all’emergenza sfratti». Tema caldo: gli affitti brevi. Il Pd propone di aumentare la tassa di soggiorno a tre euro per chi alloggia nei «B&B» e utilizzare quei fondi per i controlli. «Occorre poi calcolare il reddito dei soli affitti brevi nella base imponibile per l’addizionale Irpef — conclude — e dotare i comuni della possibilità di gravare su chi affitta per brevi periodi». Sul pubblico impiego i dem propongono ulteriori aumenti alle retribuzioni per recuperare il 4% del potere d’acquisto.
Lucia Coppola (Avs) chiede che per stabilizzare il personale nelle istituzioni formative siano necessari almeno tre anni di insegnamento, di cui uno prestato nelle strutture provinciali. E delle risorse per l’indennità di flessibilità per le docenti delle materne. Avs propone un fondo di garanzia per incentivare gli affitti di lungo periodo e maggiori fondi per le strutture sanitarie e socio-assistenziali. Infine, misure che limitino i contributi a pioggia alle aziende e che incentivino quelle che investono sulla sicurezza. Paola Demagri (Casa Autonomia), chiede di abbattere i tempi di attesa per ottenere l’invalidità civile e per la legge 104. Inoltre, propone di estendere la distribuzione diretta dei farmaci sui territori (ora limitata a Trento e Rovereto) e la centralizzazione della preparazione dei chemioterapici. Da Campobase arrivano, tra gli altri, emendamenti su formazione, edilizia scolastica (studentati compresi), lavori pubblici e volontariato.
TUTTI GLI EMENDAMENTI E GLI ODG PRESENTATI DAL PD DEL TRENTINO