Diga del Vanoi, le deputate dem Sara Ferrari e Rachele Scarpa interrogano il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini: “Il governo non può ignorare che un'opera con enormi criticità dal punto di vista ambientale, paesaggistico, geologico, idraulico, climalterante venga sostenuta fattivamente dal presidente di una Regione, pur essendo prevista quasi interamente sul territorio di un'altra”."Il Dolomiti", 13 luglio 2024
Come emerso in più occasioni (Qui Articolo) parlando della diga del Vanoi il consenso generale, se si esclude la Regione Veneto, è che si tratti di un'opera scellerata e pericolosa per il territorio (Qui Articolo), tanto che la Giunta della Provincia autonoma di Trento si è espressa con una “diffida” ufficiale “dal compiere ulteriori attività volte alla progettazione e realizzazione di opere che interessino il territorio della Provincia autonoma di Trento in violazione delle disposizioni normative e degli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti”.
Ferrari e Scarpa hanno quindi deciso di rivolgersi direttamente al leader del Carroccio, non avendo finora ricevuto risposta, dicono, dalle autorità governative. “Da ottobre 2023 – dicono – attendiamo risposte dal Ministero dell'ambiente, che abbiamo interrogato sulle intenzioni del governo rispetto ad un'opera che ha enormi criticità ambientali e che nessuno in Provincia autonoma di Trento vuole, come anche il Pd bellunese avversa, ma che il governatore Zaia e il consorzio di bonifica del Brenta si ostinano a portare avanti”.
“La Provincia autonoma di Trento – si ribadisce nella nota dei dem – si è detta contraria in tutte le sedi istituzionali, sia in consiglio provinciale, su iniziativa del Pd ma trasversalmente a tutti i partiti, sia attraverso atti ufficiali della Giunta, che ieri ha diffidato la regione Veneto e il Ministero dell'ambiente a proseguire qualsiasi tipo di iniziativa che vada a ledere le prerogative esclusive di pianificazione sul proprio territorio dell'autonomia trentina”.
Non avendo ricevuto alcuna risposta in nove mesi dal ministro dell'ambiente Picchetto Fratin, concludono le deputate del Partito democratico: “Questa volta ci rivolgiamo direttamente al ministro delle infrastrutture Salvini, augurandoci che il leader leghista sappia decidere per il bene dei cittadini e dei territori nella diatriba tra i suoi due governatori: quello veneto Zaia che vuole l'opera e quello trentino Fugatti che non la vuole”.
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