Il gruppo PD-PSI del Consiglio comunale di Trento ha depositato una proposta di mozione che si pone come obiettivo quello di promuovere e garantire uno stipendio adeguato al soddisfacimento dei bisogni essenziali e alle necessità di ogni persona che lavora a Trento nell’ambito dei servizi richiesti dalla Pubblica amministrazione.
Trento, 3 luglio 2024
Il testo, già condiviso con gli altri gruppi di maggioranza, mira a introdurre, attraverso il lavoro congiunto con Sindacati, Università di Trento e associazioni datoriali, un serie di strumenti che possano rispondere in maniera più efficace e concreta ai bisogni specifici del capoluogo trentino e della sua popolazione.
Il percorso che si vuole avviare cerca anche di dare seguito alle sentenze della Corte di cassazione del 2023 che in più occasioni ha ricordato l’importanza di rispettare il principio costituzionale per cui “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.
La mozione impegna il Sindaco e l'assessore competente:
a) A istituire una commissione tecnica composta da esperti designati dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni datoriali, dall’Università di Trento che fissino e aggiornino di anno in anno il valore di una retribuzione di riferimento o salario essenziale (orario e mensile) della città di Trento sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari.
2. A integrare i monitoraggi periodici già svolti dai diversi servizi comunali per verificare la coerenza delle prestazioni eseguite con quanto indicato in fase di gara e approfondire le condizioni di lavoro degli addetti dei servizi esternalizzati, a partire da pulimento, guardiania, asili nido, ristorazione collettiva, assistenza sociale.
3. A promuovere nelle sedi opportune l'adozione di specifiche misure a sostegno della contrattazione collettiva, quali per esempio l'indicazione, nei futuri capitolati di appalto, di un contratto collettivo nazionale di lavoro (e in aggiunta quello territoriale se esistente) che garantisca una retribuzione mensile adeguata al soddisfacimento dei bisogni essenziali e in linea con i valori indicati nello strumento del "Salario essenziale di Trento".
4. A farsi parte attiva nei confronti della Provincia e del Consiglio delle autonomie locali (Cal) in merito alle problematiche che interessano anche la nostra provincia ed esposte nelle premesse: salari più bassi e part time involontario per le donne – rapporti di lavoro instabili e salari più bassi per i giovani.
TESTO DELLA PROPOSTA DI MOZIONE “Salario essenziale di Trento”