Donne rifugiate in strada con i figli. Secondo la giunta tutto bene, peccato per quelle quattro con un minore che rischiavano di dormire in strada

Quando si dice il karma. Proprio oggi è arrivata la risposta del Presidente Fugatti a una interrogazione di marzo che chiedeva lumi sull’accoglienza delle donne richiedenti asilo che rischiavano di dormire per strada. 
Trento, 30 maggio 2024

Secondo la giunta non ci sono problemi e anzi, ogni donna è seguita nel percorso proprio perché è in una condizione di maggiore vulnerabilità e viene accolta in tempi brevi nelle strutture per richiedenti asilo.

Ha dell’incredibile leggere queste poche righe di risposta proprio oggi. Perchè poche ore fa i consiglieri Paolo Zanella e Francesca Parolari si sono recati nell’atrio del Palazzo della Provincia dove i volontari dello Sportello casa per tutt*e Assemblea Antirazzista hanno atteso l’arrivo di un assessore insieme a 4 donne più un minore e tre nuclei familiari con minori che, da stasera avrebbero dormito in strada dopo aver finito il loro periodo nelle strutture di bassa soglia- dove erano transitate dopo che il Comune ha terminato le risorse per ospitarle - e senza alternative. 

Non sono le uniche donne di cui si sono fatti carico i volontari dello Sportello casa per tutt*e dell’Assemblea Antirazzista. 2 donne richiedenti asilo sono state ospitate da dei volontari e un’altra dormiva vicino al Duomo e sono solo quelle che sono state intercettate nell’ultimo periodo. 

È gravissimo che per ottenere risposte in emergenza si è dovuti arrivare “ad andare” a Palazzo per poter essere ascoltati. È ancora più grave che a fornire la lista dei richiedenti asilo sia un gruppo di volontari che, al momento, si sostituisce alle istituzioni con un’azione meritoria che sopperisce alla disumanità della Provincia. 

Istituzioni provinciali che operano senza una programmazione, sapendo benissimo che Casa Paola chiude a fine aprile e che gli altri centri ormai sono pieni e che si ostinano a non ampliare i posti per i/le richiedenti protezione internazionale. Si chiama cattiveria istituzionale che lede i diritti  fondamentali, sanciti dalla normativa europea e nazionale in tema di diritto all'asilo, aggravato dal fatto che ciò avviene contro persone vulnerabili.  

No, Presidente Fugatti. Non va tutto bene.

Non state gestendo né l'emergenza né il problema strutturale del diritto alla casa con molti altri nuclei familiari più poveri che stanno vivendo il dramma dello sfratto senza alcuna prospettiva.

Si allega la risposta all’interrogazione