Comunali Rovereto, Robol: “Per rilancio commercio guardare a sinergie con Trento, Bolzano e Verona. La Ztl? Riaprire il centro alle macchine modello ‘antico’ e sbagliato”

Dalla Valdastico, alla viabilità in città, dalle sfide del commercio al turismo e all'Università: sono molti i temi centrali che nei prossimi cinque anni si dovranno affrontare a Rovereto e, in vista delle comunali del 26 maggio, il Dolomiti ha posto una serie di domande ai cinque candidati sindaco per la Città della Quercia. Ecco l'idea do Rovereto di Giulia Robol, candidata sindaca sostenuta da Partito Democratico, Civici per l'Autonomia, Campobase, Rovereto Libera e Alleanza Verdi e Sinistra.
"Il Dolomiti", 20 maggio 2024

 

1) A livello provinciale, tra le progettualità più importanti sulle quali si sta ragionando due potrebbero impattare direttamente sul territorio roveretano: il prolungamento dell'A31 Valdastico, con eventuale uscita a Rovereto Sud, e la realizzazione dell'impianto (termovalorizzatore) per la chiusura del ciclo dei rifiuti in Trentino. Qual è la sua opinione su queste due grandi ipotesi progettuali?

La Valdastico è un’opera considerata dannosa per il nostro territorio come ampiamente sostenuto da molti sindaci della Vallagarina, opinione che condivido totalmente. L’impatto paesaggistico secondo il tracciato previsto risulta nocivo perché va ad intercettare le sorgenti d’acqua dello Spino che sono importante ricchezza e risorsa della valle. Già da tempo si è scelto l’investimento su rotaia per il trasporto delle merci attraverso il corridoio del Brennero, progettualità complessa e da governare, già in stato di attuazione. Non possiamo distruggere il nostro territorio trasformandolo in uno svincolo di strade e collegamenti che portano sviluppo altrove e qui da noi solo inquinamento. E' contro il nostro programma a favore della sostenibilità. Per quel che riguarda l’inceneritore, si ritiene importante la chiusura del ciclo dei rifiuti ma si dice no alla localizzazione dell’impianto ai Lavini di Marco.

 

2) Quali sono le sfide per il commercio in città nei prossimi anni? Quali le prime iniziative da mettere in campo per sostenere e rilanciare il settore? 

Il commercio assiste ad un fenomeno di crisi globale, che riguarda tutte le città, causato soprattutto dal commercio online. Sono cresciute invece le attività che riguardano prodotti legati al food e alla ristorazione soprattutto in ambiti particolari e di qualità. Le azioni da mettere in campo vanno concertate e condivise proprio con gli operatori del settore. Ad oggi, “Rigenera Rovereto”, progetto di Confcommercio, e finanziato dall’attuale amministrazione con più di 300.000 euro, proprio per far fronte a questo problema, non ha generato il rilancio auspicato. Sarà necessaria, quindi, una formula diversa, guardando ad altri territori e studiando soluzioni che possano garantire quel cambiamento. Per questo credo molto nelle sinergie e collaborazioni tra la nostra città e la città di Trento, ma anche di Bolzano e Verona, con le quali condividere e sviluppare pratiche di buongoverno “a portata di Comune” per lo sviluppo del nostro territorio.  Nel frattempo una politica di eventi che animino il centro storico, già attiva ma continua, in collaborazione con i distretti, la cura degli spazi aperti, del verde e dell’arredo urbano possono porre le condizioni per nuovi investimenti privati.

 

3) Uno dei grandi temi in città è quello della viabilità: dalle discussioni in merito alla Ztl in centro alla divisione sull'asse nord-sud rappresentata dalla Statale 12 (con le note code e rallentamenti al traffico in particolare alle ore di punta), quali sono le priorità da mettere in campo in città? Come lavorare per risolvere le criticità? Il processo di pedonalizzazione del centro deve essere ampliato?

 

Rovereto come tutte le città contemporanee non può rinunciare ad una ZTL ben regolamentata e servita da parcheggi di attestamento dove lasciare la propria auto, già presenti in città. Promuoveremo la digitalizzazione e informatizzazione dei parcheggi e dei metodi di pagamento per facilitarne la fruizione. Riaprire alle macchine il centro storico è un modello “antico”, sbagliato, di città che non guarda al futuro e alla sostenibilità, non adeguato agli stili di vita odierni e distruttivo della bellezza del nostro centro storico. Il nostro programma prevede la realizzazione di varchi d’accesso alla ZTL, la costruzione di un regolamento condiviso e concertato con operatori, commercianti e residenti, un piano della sosta, accessi facilitati ai parcheggi e un piano orari d’ingresso e uscita dalla ZTL. Il traffico cittadino interno è prevalentemente generato dal cantiere provinciale del sottopasso a piazzale Orsi. La chiusura del cantiere è prevista tra agosto e settembre 2024 e la carreggiata tornerà nella sua condizione originaria. Sarà allora il momento di una valutazione della situazione, per verificare le nuove condizioni di viabilità. Sono comunque allo studio alcune proposte specifiche per migliorare la viabilità interna: accesso nuovo parcheggio Bimac con lo spostamento della Cassa Malati, apertura ponte Prima Armata, verifica via Saibanti con eliminazione corsia autobus per snellimento traffico, nodo via Manzoni, nodo via Tommaseo, e altri snodi nevralgici.

 

4) Diversi cittadini lamentano una perdita di 'vitalità' in città, Rovereto ha bisogno di una spinta per rilanciare la sua attrattività, anche nei confronti dei giovani? Come intervenire in questo contesto (anche dal punto turistico e dell'offerta di eventi)?

 

La vitalità del centro città può essere rilanciata con un piano degli eventi strutturato assieme alle categorie e condiviso con distretti, operatori del settore e Apt che stabilisca nel corso dell’anno una costante programmazione di proposte che renda il centro il più possibile vivo, attrattivo a residenti e turisti. Investiremo maggiormente nella dimensione identitaria e condivisa di grandi eventi vetrina come il Natale, e di eventi itineranti territoriali come il Km delle Meraviglie. Andremo a rafforzare la sinergia e la collaborazione, già menzionata prima, con la città di Trento, per condividere i grandi eventi, creando un unicum di visione di territorio e attrattività diffusa e premiante. Favorire la presenza di plateatici e abbellimento degli spazi all’aperto gestiti dagli esercenti può essere un altro elemento importante per favorire il passeggio in città.​

 

5) L'offerta universitaria roveretana, negli ultimi anni, sta crescendo: è necessario lavorare per rendere sempre più competitiva, da questo punto di vista, la Città della quercia? Quali le priorità da seguire?

 

Altro elemento di valorizzazione della vitalità della città è l’investimento su Rovereto città universitaria. In 20 anni la facoltà di Psicologia e scienze cognitive è cresciuta moltissimo e il Corso Bettini ha cambiato volto. È necessario investire su una sua maggior valorizzazione come spazio urbano. Va tuttavia accelerato il processo per una maggior presenza universitaria in città in accordo con Università di Trento e Provincia. Nello spazio di Manifattura è presente, infatti, la laurea interateneo di scienze motorie, e negli spazi di Meccatronica partirà da settembre 2024 il biennio di bioingegneria. L’università può decisamente cambiare il volto della città, promuovendo lo sviluppo necessario in termini di ricerca e innovazione con ricadute anche economiche. Per fare ciò va però risolta l’emergenza sulla residenzialità con forme di agevolazione per la calmierazione degli affitti. Siamo orgogliosi perché abbiamo vinto il bando PNRR per finanziare un nuovo studentato e questo porterà ad ospitare molti studenti e a vivere la città. Il progetto dello studentato è solo uno dei tanti progetti finanziati con i 18 milioni di euro, che questa amministrazione si è aggiudicata, dei fondi del PNRR. Il ricorso ai fondi europei è un'ottima occasione per i Comuni di realizzare politiche d'innovazione e alzare la competenza della macchina amministrativa a favore del benessere dei cittadini.