Che fare dei 16 ettari che si libereranno dopo l’interramento dei binari della ferrovia storica? La risposta alla domanda è declinata in dettaglio nelle Linee guida che riassumono le proposte, le sollecitazioni e le idee emerse l’anno scorso durante gli incontri e i laboratori del percorso partecipato SuperTrento, promosso dall’Amministrazione comunale e realizzato insieme allo studio Campomarzio.
Trento, "Il T Quotidiano", 27 marzo 2024
Il capogruppo PD in comune Michele Brugnara: “Credo SuperTrento sia stato positivo sial dal punto di vista del metodo che del risultato. Il percorso partecipato è stata la scelta giusta perché è stato importante mettere allo stesso tavolo un’ampia parte della popolazione, gli stakeholders e tecnici. I contenuti delle linee guida sposano i principi del nostro progetto di sviluppo sostenibile della città sotto tutti i punti di vista: sociale, ambientale ed economico. Con la rete tranviaria cambierà tutto: un collegamento nord-sud ad alta frequenza, alta capacità e alta sostenibilità rivoluzionerà il paradigma della mobilità cittadina, diventando l’asse portante di una città che mette al centro la mobilità verde. Poi è chiaro che ad un forte rete tramviaria nel fondovalle deve affiancarsi un’ancora più capillare servizio su gomma per i sobborghi, compresi quelli collinari.
Se Trento sta facendo la sua parte, anche la Provincia deve fare un cambio di passo: noi su Trento possiamo fare il tram, chilometri di ciclabili e aumentare le corse, ma la città da sola non può cambiare il paradigma di tutto il Trentino. La mobilità sul capoluogo è fatta anche di tanti pendolari. E’ fondamentale un nuovo piano provinciale della mobilità che preveda come realizzare i collegamenti cadenzati di massimo 30 minuti da Rovereto, Pergine e Mezzolombardo”.