La costruzione di una comunità solidale migliora la vita sociale delle persone ed il volontariato ne è il protagonista indiscusso. Per dirla con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di apertura di Trento Capitale europea e italiana del Volontariato 2024: “Il volontariato esprime una visione del mondo. Quella della indivisibilità della condizione umana. Abbiamo bisogno di solidarietà, di esprimerla e di riceverla, per sentirci parte di una comunità e della sua storia che va avanti.”
Trento, 18 marzo 2024
Oggi più che mai anche la storia del nostro Trentino ha bisogno della “cultura del dono”: ha il bisogno ma anche il dovere di proteggerla, sostenerla, promuoverla. Certi di questo, con spirito propositivo, costruttivo e assolutamente inclusivo, il Partito Democratico del Trentino ha elaborato attraverso un percorso condiviso e partecipativo una proposta di legge in tema di volontariato che verrà depositata nei prossimi giorni dal Gruppo consiliare insieme a tutte le forze della coalizione.
È una proposta - che speriamo possa arricchirsi con il contributo condiviso perché il volontariato è patrimonio di tutti - che mettiamo a disposizione della Giunta provinciale, della maggioranza, degli enti locali e di tutte le componenti del volontariato trentino: un punto di partenza per iniziare a dibattere, anche dentro gli organi istituzionali e con le varie forze politiche, di come la Provincia può e deve tornare ad intervenire su questo tema.
Il volontariato e il cosiddetto Terzo Settore hanno vissuto anni intensi, di grandi cambiamenti normativi e culturali. Anche il quadro normativo provinciale è stato rivisto e aggiornato. Obiettivo di questo disegno di legge è quindi quello di dare sostegno in ogni forma al volontariato declinato in tutte le sue funzioni e recependo le novità sulla figura del volontario che sono state introdotte con il Codice del Terzo Settore.
Si ritiene pertanto possibile e doveroso aggiornare la norma provinciale sulle attività di volontariato (Legge provinciale n. 8/1992) anche per far fronte alle nuove sfide e alle problematiche che quotidianamente migliaia di volontari incontrano nello svolgere una così importante attività, utile e perfino vitale per le nostre comunità, e che vanta una tradizione che merita di essere sostenuta a tutti i livelli.
Entrando nello specifico, la proposta di legge persegue lo scopo di semplificare, sostenere e innovare l'attività di volontariato svolta sul territorio della Provincia Autonoma di Trento.
I primi articoli definiscono l’oggetto della legge e le sue finalità, e precisano chi sono i volontari e come si organizzano. Poi, concentrandoci principalmente sulle innovazioni normative contenute nella proposta:
L’articolo 4) valorizza e sostiene il Centro servizi volontariato nel suo fine di erogare servizi di supporto tecnico, formativo e informativo per rafforzare il ruolo dei volontari negli enti del terzo settore; in particolare lo svolgimento delle attività finalizzate a promuovere la cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva e ad attivare le risorse di volontariato nonché a svolgere funzioni di raccordo con le pubbliche amministrazioni.
L’articolo 5) promuove e valorizza il ruolo delle articolazioni provinciali delle reti associative in quanto soggetti idonei a svolgere in maniera efficace le funzioni di rappresentanza, coordinamento e supporto ai propri associati in relazione alle attività di interesse generale svolte dagli stessi.
L’articolo 6) istituisce la conferenza provinciale del terzo settore (CPTS) per promuovere l’amministrazione condivisa e sostenere il terzo settore nell'attività di volontariato; si prevede sia composta dal presidente e da 12 rappresentanti del terzo settore e delle consulte per la salute e le politiche sociali; sono invitati permanenti 6 rappresentanti del mondo delle autonomie locali, dell’università e istituti di ricerca, delle organizzazioni datoriali e sindacali, delle fondazioni bancarie e dei giovani rappresentanti delle istituzioni anche scolastiche.
L’articolo 7) indica i compiti della Conferenza del terzo settore ovvero esprimere obbligatoriamente pareri sulle proposte di atti riguardanti il terzo settore e formulare proposte; collaborare alla verifica dei rapporti tra il terzo settore e le pubbliche amministrazioni; promuovere occasioni di confronto e consultazione con gli enti del terzo settore nonché monitorare la materia del terzo settore.
L’articolo 8) prevede l’indizione a cadenza biennale dell'assemblea provinciale del volontariato, quale momento di confronto, verifica e proposta sulle finalità di questa legge, nonché quale occasione di valorizzazione e riconoscimento pubblico dell'attività dei volontari.
L’articolo 11) prevede la possibilità di concludere accordi di collaborazione con il Centro servizi volontariato e le reti associative per il superamento delle difficoltà che ostacolano l'attività di volontariato anche per gli adempimenti burocratici e per gli aspetti organizzativi, amministrativi e fiscali nonché per promuovere l'amministrazione condivisa.
L’articolo 12) consente di sottoscrivere, mediante procedure comparative con le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e APS iscritte da almeno sei mesi al RUNTS, convenzioni finalizzate allo svolgimento in favore di terzi di attività o servizi sociali di interesse generale, se più favorevoli rispetto al ricorso al mercato. Queste convenzioni possono prevedere esclusivamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate. Per semplificare gli adempimenti in capo al volontariato, la Provincia è autorizzata ad anticipare le somme dovute agli enti convenzionati che detengono i diritti degli autori e degli editori.
L’articolo 13) prevede l’erogazione fino a un massimo del 90% di contributi alle ODV e alle APS destinati al funzionamento, allo svolgimento dell’attività di volontariato e alle loro iniziative, financo all'acquisto di arredi e attrezzature; alle spese per l’organizzazione e la realizzazione di attività di formazione e aggiornamento dei volontari; al completo rimborso degli oneri per la copertura assicurativa dei volontari contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi.
L’articolo 14) favorisce lo sviluppo e l'innovazione nel volontariato attraverso progetti da sostenere con dei contributi in particolare per la formazione finalizzata allo sviluppo di nuove competenze; l'implementazione di nuove tecnologie o processi per rendere il volontariato più efficiente e di qualità; la collaborazione tra istituzioni pubbliche, università, enti di ricerca, enti del terzo settore e aziende per le finalità di questo articolo.
L’articolo 15) prevede forme e modi per l'utilizzo non oneroso, da parte degli enti privati non profit, di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative temporanee per le finalità di questa legge. Inoltre consente di dare in comodato beni mobili e immobili pubblici, non utilizzati per fini istituzionali, agli enti del terzo settore iscritte al RUNTS, a eccezione delle imprese sociali, per lo svolgimento delle loro attività istituzionali.
L’articolo 16) promuove l'amministrazione condivisa e assicura il coinvolgimento attivo degli enti del terzo settore nel rapporto con la Provincia e gli enti locali, anche mediante l’attivazione di procedimenti di co-programmazione in relazione agli interventi e ai servizi inerenti le attività di interesse generale, motivando le esigenze che eventualmente impediscono l’attivazione di tale istituto. Prevede forme di partenariato tra enti del terzo settore e pubblica amministrazione locale attraverso la co-progettazione nell’ambito di attività d’interesse generale e nell’esercizio della propria autonomia, anche per favorire l’accesso ai finanziamenti del fondo sociale europeo e ad altri finanziamenti europei per progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di questa legge.
L’articolo 17) sostiene e incentiva il ruolo dei giovani nel terzo settore, in particolare attraverso il finanziamento di bandi destinati agli enti del terzo settore finalizzati a innovare la loro proposta attraverso il ricambio generazionale; il volontariato aziendale o d’impresa finalizzato a incoraggiare nelle aziende la partecipazione del personale alla vita della comunità locale a sostegno di realtà del terzo settore; i patti di collaborazione tra cittadini e amministrazioni per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla relazione illustrativa integrale