Senza assegno fino a metà febbraio

In Consiglio provinciale, Francesca Parolari (nella foto), consigliera del Pd, ha chiesto alla giunta perché sia stata presa la decisione di sospendere l'erogazione della quota A dell'Assegno unico provinciale alle 9.000 famiglie che lo percepiscono, mettendo in difficoltà 30mila persone che si trovano in una situazione di fragilità (Il T del 12 gennaio).
"Il T Quotidiano", 24 gennaio 2024

 

Ha risposto l'assessore Achille Spinelli: si è reso necessario un adeguamento organizzativo e normativo in seguito all'abrogazione del reddito di cittadinanza, sostituito dall'assegno di inclusione che prevede la residenza in Italia da 5 anni. La giunta ha approvato l'8 gennaio il disegno di legge e la sospensione della quota A è stata determinata da motivi organizzativi e dalla necessità di modifiche normative. Sotto il profilo operativo, inoltre, si devono cambiare modulistica e piattaforme informatiche.

I cittadini aventi diritto, comunque, riceveranno gli arretrati dal primo gennaio. Si pensa di arrivare a metà febbraio per riavviare l'erogazione per le vecchie domande, mentre per le nuove si dovranno attendere i tempi tecnici. Nella replica, Parolari ha sottolineato che per le famiglie in difficoltà l'attesa di un mese e mezzo è pesante. E forse si poteva agire prima, visto che il reddito di cittadinanza è stato abrogato nel luglio 2023.