Si alza la nebbia riguardo al completamento del progetto della Loppio-Busa, che prevede non solo il tunnel stradale che sarà aperto – sperabilmente – entro la prima metà del 2025, ma anche diversi interventi non meno importanti sul piano strategico come il collegamento tra la Maza e il fondovalle e la viabilità nella piana altogardesana."Il T Quotidiano", 25 gennaio 2024
Di queste ultime opere ancora non si sa nulla, e perciò il consigliere provinciale di Onda Filippo Degasperi ha depositato una mozione in consiglio provinciale, che è stata discussa ieri ed è stata infine respinta con 12 voti a favore e 19 contrari. La mozione aveva per oggetto «Avviare i progetti per il collegamento San Giovanni-Cretaccio e l’iter progettuale per la circonvallazione di Torbole». Il presidente Fugatti ha però ribadito che la progettazione prosegue compatibilmente con i tempi della bonifica della Maza. Nessuna possibilità è stata concessa alla circonvallazione di Torbole.
Lo scopo di Degasperi era impegnare la giunta provinciale ad «approntare in tempi rapidi il progetto definitivo del lotto 3 del collegamento Loppio-Busa in modo da includere il raccordo con il tunnel della circonvallazione di Torbole». Impegnava inoltre l’esecutivo a «predisporre il progetto dell’ultimo lotto (il quarto) del collegamento, ovvero il potenziamento di via Sabbioni e via Aldo Moro fissando tempi e modi per la sua realizzazione». Il documento prevedeva infine di avviare da subito l’iter progettuale della circonvallazione garantendo altresì tempi ragionevoli e coerenti per il suo completamento.
Il presidente della giunta Maurizio Fugatti ha però replicato a Degasperi: le previsioni per l’apertura sono entro la prima metà del 2025 – ha detto Fugatti – Oltre al lotto in questione ci sono il terzo e quarto e la progettazione del lotto 3 è stata sostituita dal progetto di fattibilità tecnico-economica, il Pfte, che è già completato, con la messa in servizio prevista entro la fine del 2027, compatibilmente con la bonifica della discarica della Maza. Nell’opera della Loppio-Busa, infatti, ha precisato Fugatti, «strada facendo sono emerse le difficoltà della discarica della Maza che si trova proprio sul tragitto. Oggi si sta bonificando quest’ultima, un lavoro estremamente complesso, da realizzare con attrezzature all’avanguardia. Si prevede dunque uno sfasamento dei tempi di circa due anni». Lo studio del traffico consentirà anche di verificare l’effetto dell’entrata in funzione del lotto 3 e una verifica sul lotto 4 su via Sabbioni e via Aldo Moro.
A seguito dell’intervento del presidente Fugatti hanno preso parola i consiglieri, tra i quali la consigliera Michela Calzà (Pd), rappresentante dell’Alto Garda, intervenuta per invitare l’amministratore provinciale a riconvocare i sindaci, al fine di spiegare l’evoluzione della programmazione perché, se il tunnel verrà aperto nel 2027 in assenza del lotto di via Aldo Moro, significherà congestionare mortalmente tutto il traffico dell’abitato di Arco.
Sul lotto che riguarda Torbole, per salvaguardare l’abitato di Nago è necessario invece uno sforzo di accelerazione della progettazione e del finanziamento, altrimenti si vanificherebbero gli effetti positivi dell’apertura del primo tunnel.
Degasperi ha tirato le fila della risposta: siamo nella nebbia riguardo il progetto complessivo e i progetti di completamento dell’intero sistema di fatto non esistono. Se c’è il progetto del lotto 3 ha invitato la Provincia a renderlo pubblico, mentre la posizione di immobilità sul lotto 4 lascia perplessi e non appare certo lungimirante. Quanto alla galleria di Torbole pare che non ci siano i soldi e quindi si preferisce abbandonare l’idea: anche questo lascia basiti.
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