Ex presidente di Upipa e dirigente di una Rsa, Francesca Parolari del Partito Democratico inizia, grazie ai 1484 voti raccolti, il suo primo mandato in consiglio. Quanto ha influito sull’esito elettorale il sistema della doppia preferenza?
"Il T Quotidiano", 25 ottobre 2023
“Sembra che molti elettori abbiano esercitato la possibilità di utilizzare entrambe le preferenze e questo mi fa pesare che siamo di fronte a uno strumento valido. Tuttavia, spero che quando i tempi saranno maturi questa disposizione potrà essere superata. Di certo è servita da palestra”.
Qual è il valore aggiunto di una componente femminile allargata?
“Porta una ricchezza, un punto di vista e un modo di affrontare i problemi diversi”.
Le politiche sociali costituiranno il suo cavallo di battaglia?
“Indubbiamente porto la mia specializzazione in consiglio, ma non bisogna dimenticare che il sociale ha sempre implicazioni economiche e per questa ragione i temi istruzione, educazione, assistenza e sanità vanno affrontati complessivamente. Fornire servizi educativi, ad esempio, permette alle donne di lavorare e questo ha un impatto positivo sull’economia”.
Come occorre procedere?
“Evitando una logica settaria e quindi il rischio di arrivare a delle contrapposizione, come quella cui abbiamo assistito tra servizi educativi e servizi conciliativi. L’educazione assume sempre più aspetti che riguardano la conciliazione vita-lavoro e arrivare ad una tale contrapposizione impedisce di trovare soluzioni innovative”.
Che spazi ci saranno all’opposizione per cambiare le cose?
“Dev'essere un'opposizione propositiva e capace di dare stimoli. Ma il lavoro andrà fatto anche fuori dalle mura di piazza Dante, coinvolgendo maggiormente il territorio nel dibattito pubblico. Si sa, l’astensionismo penalizza il centrosinistra e abbiamo una squadra che può e deve dare tanto”.
Si è arrivati vicini alla candidatura a presidente di una donna, un’occasione mancata?
“Forse avremmo attirato maggiore elettorato, in particolare quello sfiduciato. Mi auguro che questa legislatura aumenti la fiducia nel potenziale di una donna come candidata presidente. C’è poi un grosso lavoro da fare sui giovani”.
In che modo?
“Sono distanti dalla politica. Occorre fare capire loro che la loro opinione è importante”.