Migranti, Valduga con Ianeselli: "Si all'accoglienza diffusa, il centrodestra l'ha distrutta ed ora non sa gestire il fenomeno"

TRENTO. “Hanno creato un problema smantellando un sistema e non sono riusciti poi a gestirlo in altra maniera. Difronte a questa incapacità poi hanno anche la sfrontatezza di dire che c'è un problema di non adeguato controllo sul territorio. Lo dicono le persone che lo hanno creato”. 
F. Fin, "Il Dolomiti", 28 agosto 2023

 

Francesco Valduga, sindaco di Rovereto e candidato presidente per la Provincia di Trento  del centrosinistra, condivide l'appello fatto dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli, sulla necessità di tornare a governare il fenomeno dell'immigrazione attraverso un sistema, quello dell'accoglienza diffusa, che il Trentino aveva adottato fino al 2018 e che l'attuale governo leghista della provincia ha spazzato via.

Nelle scorse ore sulle pagine de il Dolomiti il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha fatto un appello ai comuni del Trentino, a “non guardare solo al proprio orticello ma a fare sistema” sul tema dell'accoglienza (QUI L'ARTICOLO).

La situazione in Trentino oggi è presto detta. Le strutture di accoglienza concentrate sulla città di Trento sono sature e nonostante nessuno se ne occupi sul nostro territorio continuano ad arrivare migranti attraverso la rotta balcanica. "C'è massima attenzione sul fenomeno" ha spiegato il Commissariato del Governo a il Dolomiti confermando il continuo flusso di arrivi via terra. 

Quella "dell'accoglienza diffusa" è una proposta che, come già detto, il nostro territorio ha conosciuto  in passato e per la quale era stato preso d'esempio. “E' un modello su cui abbiamo sempre cercato di ragionare – spiega Valduga –  e la Provincia aveva messo in campo un sistema per cercare il più possibile di governare l'immigrazione facendo in modo che un sistema di accoglienza diffusa permettesse di creare benefici per chi arriva e per chi il territorio già lo abita. E' con questo tipo di accoglienza che si possono creare situazioni di integrazione e opportunità che altrimenti degenerano in un non controllo del territorio e addirittura paura”.

Un sistema che è stato, però, smantellato dal governo provinciale leghista e di destra per fini elettorali. La stessa Fondazione Migrantes, l'organismo pastorale della conferenza episcopale italiana, riferendosi al Trentino, ha parlato di “tramonto dell'accoglienza” ricordando l’ottimo livello di integrazione delle persone che si era raggiunto fino al 2019 a fronte di una spesa minore rispetto ad altri territori garantendo alti standard di servizio uniformi e ricadute economiche a vantaggio del territorio stesso. Tutto spazzato via della decisione prese poi dal Governo Fugatti.

“Già alla fine della scorsa legislatura – spiega Valduga – si erano iniziati a smantellare degli hub. Quello che è successo poi non ha più permesso di controllare il fenomeno. Non solo sono continuate ad arrivare le persone ma non ci sono stati nemmeno quei rimpatri che gli esponenti di centrodestra sbandieravano. Il processo andava governato e non subito. Il centrodestra, invece, attraverso gli slogan ci ha portato solo a subirlo”.

Francesco Valduga punta il dito contro un governo che dopo aver distrutto quello che si era creato “non è stato più capace a governare le domande di entrata nel Paese o a fare quei rimpatri tanto sventolati”. Questo si ripercuote sul territorio perché le persone arrivano ma non sono più tracciabili, non sono integrabili e diventano poi "un problema di sicurezza sul quale le stesse forze che l'hanno creato ci soffiano per amplificare e creare circoli viziosi”. Una politica alla “ricerca del consenso” che ha fatto in questi anni tantissimi danni.

“E' chiara quindi l'importanza  – continua il sindaco di Rovereto e candidato presidente per il Centrosinistra - di tornare ad avere la capacità di governare il fenomeno che era quella che avevamo iniziato a mettere in campo anche con la nostra autonomia. Su questo sono d'accordo con Franco Ianeselli. Non si dovrebbe inventare nulla ma basterebbe tornare alla buona pratica del governo, delle azioni concrete che portano la capacità vera di integrazione e non quella degli annunci roboanti che non servono a nulla se non ad amplificare i problemi e le difficoltà”.

Un sistema, continua Francesco Valduga “che integri veramente le persone anche nelle piccole comunità” facendole diventare opportunità strappandole dal rischio di diventare forza lavoro per la delinquenza. “Per il centrodestra è finito il periodo di fare il megafono dei problemi. Ora dovrebbero risolverli e governali ma non è così”.