TRENTO. Il contrasto tra quel che è stato realizzato a Campo Volo per il concertone di solidarietà per l'Emilia Romagna in pochi giorni e con una capacità di mobilitarsi straordinaria e il vuoto pneumatico che si ''respira'' alla Music Arena ormai da più di un anno senza un concerto (o meglio che da quando esiste ha registrato un solo concerto, quello di Vasco Rossi) è parso evidente a molti.
"ll Dolomiti", 4 luglio 2023
Lo ha scritto Carmine Ragozzino su il Dolomiti nel suo blog (Lo spettacolo di Campovolo che palesa il bluff fugattiano della Music Arena: a Trento si alza bandiera bianca per un progetto che somigliava più a un capriccio) e oggi la consigliera provinciale del Pd Lucia Maestri ha depositato l'ennesima interrogazione sul concertone di Vasco Rossi del maggio 2022.
''Veramente molti italiani - spiega Maestri - e noi con loro, hanno seguito lo straordinario concerto di solidarietà con l’ Emilia Romagna, colpita dal disastro del maltempo, promosso nei giorni scorsi nell’“Arena Campo Volo” di Reggio Emilia, luogo dell’impossibile che diventa possibile. Si è trattato di una iniziativa potente e ricca di calore umano e simbolico, non pensata per appagare le aspettative di qualcuno, bensì per sensibilizzare un Paese troppo spesso distratto ed assente''.
''Seppur con molta amarezza - prosegue la consigliera del Pd - quello che balza all’occhio anche meno accorto è la sproporzione immane fra quest’appuntamento ed il concerto di Vasco Rossi dello scorso maggio, ma soprattutto l’enormità legata alla “Trentino Music Arena” ed ai suoi destini, finanziati da ingenti somme di denaro pubblico, a fronte delle promesse di almeno sei o sette concerti all’anno e dell’arrivo di star internazionali del peso di Bruce Springsteen ed altri grandi nomi della musica rock mondiale. Oggi, davanti all’evento eccezionale dell'“Arena Campo Volo” di Reggio Emilia, il bluff della Giunta provinciale trentina e la somma infinita delle promesse mancate emerge in tutta evidenza''.
La consigliera del Pd prosegue spiegando quel che ormai è ben noto: ''Nessun concerto per quest’estate; un fiume di denaro pubblico speso per un solo evento, dal quale peraltro la Provincia non ha ricavato nulla ma ha solo pagato a “piè di lista”; un’ ampia area urbana “bloccata” e sulla quale il dibattito procede a fatica, lasciando, nel frattempo, tutto fermo ed inutilizzabile e uno “spot elettorale” che è costato ai trentini oltre sei milioni di euro''.
''E adesso? Mentre dobbiamo digerire l’ennesima lezione di efficienza dell’Emilia Romagna, non possiamo non interrogarci sull’adeguatezza di questa Giunta provinciale - conclude Maestri - che sperpera milioni di euro, senza avere una chiara prospettiva ed un progetto minimo per il futuro''. E quindi ecco le domande rivolte alla giunta provinciale: quanti mesi di preparazione ci sono voluti per il concerto di Vasco Rossi del maggio 2022; quant’è costato, complessivamente, tale evento alle casse pubbliche provinciali; quale futuro certo si prospetta per l’utilizzo dell’area San Vincenzo nei prossimi anni; a che punto è l’organizzazione, se esiste, dei concerti estivi promessi dalla Giunta provinciale per l'estate 2023 e, fino ad ora, irrealizzati.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:
TRENTO NON E’ REGGIO EMILIA
Veramente molti italiani – e noi con loro – hanno seguito lo straordinario concerto di solidarietà con l’ Emilia Romagna, colpita dal disastro del maltempo, promosso nei giorni scorsi nell’“Arena Campo Volo” di Reggio Emilia, luogo dell’impossibile che diventa possibile. Si è trattato di una iniziativa potente e ricca di calore umano e simbolico, non pensata per appagare le aspettative di qualcuno, bensì per sensibilizzare un Paese troppo spesso distratto ed assente.
Nel giro di pochi giorni un’ organizzazione efficiente e capace - quando altrove ci sono voluti mesi, se non anni - ha messo in piedi uno straordinario concerto/evento, animato dai protagonisti della migliore musica contemporanea, con lo scopo di raccogliere fondi, ma anche di richiamare l’attenzione del grande pubblico verso il dramma quotidiano che le popolazioni romagnole vivono ancora, sopportando il disastro e le sue conseguenze con l’incredibile dignità di sempre.
Oltre un mese di tempo per nominare un Commissario straordinario all’emergenza, individuato finalmente in una figura di eccezionale prestigio ma altrettanto lontana dai problemi specifici del territorio; un gioco spaventoso di promesse e di ritrosie, pur di non finanziare subito una Amministrazione politicamente opposta al governo nazionale ed un gioco di rimpallo delle responsabilità, stanno trasformando, per l’ennesima volta, una tragedia in una farsa.
Ciò premesso, seppur con molta amarezza, quello che balza all’occhio anche meno accorto è la sproporzione immane fra quest’appuntamento ed il concerto di Vasco Rossi dello scorso maggio, ma soprattutto l’enormità legata alla “Trentino Music Arena” ed ai suoi destini, finanziati da ingenti somme di denaro pubblico, a fronte delle promesse di almeno sei o sette concerti all’anno e dell’arrivo di star internazionali del peso di Bruce Springsteen ed altri grandi nomi della musica rock mondiale.
Oggi, davanti all’evento eccezionale dell “Arena Campo Volo” di Reggio Emilia, il bluff della Giunta provinciale trentina e la somma infinita delle promesse mancate emerge in tutta evidenza.
Nessun concerto per quest’estate; un fiume di denaro pubblico speso per un solo evento, dal quale peraltro la Provincia non ha ricavato nulla ma ha solo pagato a “piè di lista”; un’ ampia area urbana “bloccata” e sulla quale il dibattito procede a fatica, lasciando, nel frattempo, tutto fermo ed inutilizzabile e uno “spot elettorale” che è costato ai trentini oltre sei milioni di euro.
E adesso? Mentre dobbiamo digerire l’ennesima lezione di efficienza dell’Emilia Romagna, non possiamo non interrogarci sull’adeguatezza di questa Giunta provinciale che sperpera milioni di euro, senza avere una chiara prospettiva ed un progetto minimo per il futuro.
Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- quanti mesi di preparazione ci sono voluti per il concerto di Vasco Rossi del maggio 2022;
- quant’è costato, complessivamente, tale evento alle casse pubbliche provinciali;
- quale futuro certo si prospetta per l’utilizzo dell’area San Vincenzo nei prossimi anni;
- a che punto è l’organizzazione, se esiste, dei concerti estivi promessi dalla Giunta provinciale per l'estate 2023 e, fino ad ora, irrealizzati.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
Cons. Lucia Maestri