Non ci sarà alcun aumento del consumo di suolo, niente spazio a nuove costruzioni. A dirlo è il sindaco di Trento, Franco Ianeselli mettendo una croce sopra le polemiche attorno al tema e le aspettative di chi puntava a riaprire il Prg inserendoci nuove costruzioni.
"Il T Quotidiano", 13 giugno 2023
«Noi siamo in presenza di un Prg che punta al consumo suolo zero e quello è. Il passaggio fatto dall’assessore Baggia si incentra sull’esigenza di camminare in equilibrio su due questioni. Da una parte la necessità di non consumare nuovo suolo, dall’altra quella di dare risposta all’alta tensione abitativa di Trento». Per questo motivo il comune vuole mappare il bisogno in città. «Facciamo un’analisi sulla domanda di abitazione e fabbisogno esistente aggiornandola rispetto a quella fatta nella scorsa legislatura per la variante al Prg di allora». Un’analisi che potrebbe aprire in realtà a un consumo di suolo, ma solo se emergesse un bisogno talmente alto da richiedere un intervento drastico. «Prima di pensare a nuove costruzioni andrebbero fatte partire una serie di opere già previste. Gli alloggi Itea in viale dei Tigli, per cui l’ente non mette le risorse, c’ è un piano attuativo per Roncafort, la nave di San Pio X e poi ci sono alcuni piani privati che devono partire e forse vanno riattualizzati». «Noi dal consumo di suolo zero non ci spostiamo, anche nel rispetto della legge provinciale che questo chiede ai comuni». Il sindaco chiude quindi la porta a una riapertura del Prg. «Assolutamente no, se si farà una variante strategica sarà per connettere la città alle grandi trasformazioni che si appresta a vivere: il bypass, il nuovo ospedale, il piano della mobilità sostenibile e poi il risultato di Supertrento. Ma non è fatta per riaprire al consumo di suolo». Insomma chi pensava di aprire il Prg e mettere qualche bandierina sul territorio del comune dovrà cambiare idea. «Non ci sarà una lista della spesa – conclude Ianeselli – Lo dico a tutela di quei cittadini che legittimamente hanno qualche aspettativa. Se c’è qualcuno che va in giro a vendere illusioni, e mi riferisco a qualcuno che non siede nei banchi della maggioranza, non lo ascoltino più di tanto perché non succederà».
Corse Autobus
Il sindaco, assieme all’assessore Facchin, è poi intervenuto sul tema del taglio delle corse degli autobus, una notizia anticipata da «Il T» nei giorni scorsi scrivendo di una riduzione del 16%. «Trentino trasporti ci ha comunicato questa intenzione ad aprile – ha commentato il Sindaco – Abbiamo risposto facendo presente che abbiamo un contratto con l’ente e che, pur comprendendo le difficoltà di personale, un comune come quello di Trento, che spinge sulla mobilità sostenibile, non può rinunciare a un pilastro fondamentale come i trasporti». Secco anche l’assessore Facchin. «Non si possono spendere 12 milioni di euro per autobus elettrici e poi non investire sul personale che li dovrebbe guidare. Siamo ancora in attesa di risposta da Trentino Trasporti».
Movida
Restando alla stretta attualità, il tema di questi giorni è quello relativo alla movida. «Credo che la situazione sia migliorata rispetto a un paio di anni fa. Noi come comune ci troviamo tra più fuochi. Ci sono i residenti che chiedono più repressione, gli esercenti vorrebbero più libertà e i giovani chiedono spazi adeguati. Penso che la città abbia un problema urbanistico nell’individuare un luogo in cui i giovani possano vivere la movida dopo mezzanotte. Non si tratta di ghettizzare i giovani, ma di indivudare un luogo adatto per la coda finale della socialità notturna. Sui frequentatori della zona di santa Maria Maddalena mi sento di dire che purtroppo qualche irresponsabile c’è e va condannato, ma è sbagliato pensare che rappresentino la totalità. Questo mese è quello critico per affluenza notturna, abbiamo fatto questa ordinanza sperando di limitare gli eccessi, ma serve un luogo dopo la mezzanotte e per questo servono anche trasporti migliori». Dove? «O fai la destra adige con l’idea che sia un’area destinata agli studenti o non so quale possa essere l’alternativa».