Megaconcerti: la frenesia degli annunci

Dopo aver ribadito più volte la realizzazione di alcuni grandiosi concenti estivi nell’area San Vincenzo, non se ne fa nulla. L’agenzia che doveva organizzare gli eventi ha dichiarato l’impossibilità di agire con i tempi di decisione della Provincia e quindi tutto il progetto è saltato.
Trento, 27 aprile 2023

Ma la Giunta provinciale non demorde ed annunci quindi un grande festival da tenersi a settembre, che guarda caso è proprio il mese nel quale entra nel vivo la campagna elettorale. Ma quest’annuncio – confidando che anch’ esso non si risolva in una bolla di sapone – prova soprattutto a giustificare l'ingiustificabile mole di denaro pubblico speso per realizzare e poi adeguare l’area San Vincenzo per ospitare quei megaconcerti che invece non si faranno mai. Scadente programmazione, mancato dialogo con gli enti funzionali ed evidente improvvisazione testimoniano ancora una volta l’incapacità della Giunta provinciale di alzare lo sguardo oltre il quotidiano.

Su tali temi, il Consigliere del PD, Luca Zeni, ha depositato oggi una interrogazione per sapere quali motivi culturali e tecnici spingono in favore del possibile citato festival settembrino sull’area San Vincenzo, nonché per quali ragioni l’agenzia che doveva organizzare i concerti estivi ha rinunciato all'incarico; quali costi si prevedono per il festival di settembre e quando infine la Provincia renderà trasparenti e chiare tutte le somme fin qui spese dall’inizio per l’area San Vincenzo e per il concerto di Vasco Rossi.

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:

 

AREA SAN VINCENZO: LA FRENESIA DEGLI ANNUNCI

 

   Insomma, proprio non ci riesce. La Giunta provinciale non sembra capace di liberarsi della sindrome dell’annuncio. Troppo bello e troppo ghiotto e così ecco che, dopo il palese fallimento degli annunciati concerti estivi nell’area San Vincenzo a Trento con nomi famosi della scena internazionale,

adesso siamo all’ annuncio di un grande Festival, sul modello del già visto “Festivalbar” di televisiva memoria.

   Solo così, d’altronde, la Provincia potrebbe provare a giustificare, per coloro i quali ancora ci credono, l’enorme esborso di denaro pubblico speso in questi anni forse più per compiacere il Presidente della Giunta provinciale, che non per una reale programmazione di grandi eventi nel medio-lungo periodo.

Ritardi, omissioni, intralci e liti intestine, oltre ad impedire qualsiasi serio progetto, hanno semplicemente testimoniato, una volta di più, l’ormai evidente incapacità di questa Giunta provinciale di misurarsi su tempi che non siano l’immediato. Scarsa, per non dire inesistente, programmazione; mancanza di dialogo con i proprio enti funzionali e società partecipate; improvvisazione a piene mani ed appunto la frenesia dell’annuncio roboante che, talora, ricorda più il barone di Münchhausen che la seria sobrietà richiesta alla politica.

   Ma tutto questo potrebbe anche passare sotto un pietoso silenzio se non si aggiungesse il chiaro intento elettoralistico di manifestazioni organizzate a ridosso della consultazione elettorale del prossimo ottobre. Non può trattarsi francamente di coincidenze. Qui c’è un disegno lapalissiano di costruzione del consenso personale a spese delle casse pubbliche, che oltrepassa ogni più cupa aspettativa. Qui siamo all’annunciato utilizzo del bilancio provinciale per favorire iniziative di parte e per finanziare il sostegno a candidature singole e/o collettive e questo è decisamente troppo, anche per la proverbiale pazienza trentina.

   Di fronte a queste situazioni, che denunciano anche un certo grado di arroganza ed una scarsissima considerazione dell’intelligenza dell’elettorato e della cittadinanza, ci si attende, se gli annunci troveranno qualche forma di concretizzazione, un minimo approfondimento anche da parte dei competenti organi della Magistratura contabile, posto che il progetto vagheggiato per il prossimo mese di settembre su quell’area prevederà certamente ulteriori esborsi, ultimi di una serie di costi, sostenuti dal bilancio pubblico per rendere agibile quello spazio e fruibile per eventi di massa, che già hanno sollevato più di una perplessità.

   Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- per quale ragione la stessa pare intenzionata a promuovere “un grande Festival all’ area San Vincenzo” per il prossimo mese di settembre;

- quali motivazioni stanno alla base del rifiuto dell’agenzia di spettacolo “Showtime Agency s.r.l.” di organizzare uno o più concerti estivi sulla citata area, così come previsto dagli accordi di collaborazione che parevano essere intercorsi con la Provincia;

- quali costi si preventivano per l’organizzazione dell’eventuale spettacolo per il prossimo mese di settembre e per quale ragione politica e tecnica si prevede la totale gratuita dello stesso per il pubblico;

- quando finalmente la Provincia renderà trasparenti e chiare tutte le somme spese per realizzare l’area San Vicenzo per adeguarla ai grandi eventi, per sostenere l’organizzazione del concerto di Vasco Rossi dello scorso anno e per promuovere eventi che puntualmente non vengono poi mai realizzati, ma comportano comunque spese di adeguamento dell’area e dell’infrastrutturazione di pertinenza.

 

       A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

                                                                                                      avv. Luca Zeni