L’emergenza idrica è purtroppo un problema di stretta attuale e che si aggraverà nel corso dei prossimi mesi e anni. L’acqua è una risorsa naturale vitale e strategica e abbiamo capito che non è infinita. Le falde sono già ora molto basse, le riserve idriche ai minimi storici, le precipitazioni sempre più basse e già diversi Comuni sono dovuti intervenire per razionare l’uso di acqua potabile o addirittura portarla nelle case con le autobotti. E i mesi più caldi non sono ancora iniziati.Trento, 5 maggio 2023
Da molto tempo in tutte le sedi istituzionali (Consiglio provinciale, Consigli comunali, Commissioni, CAL, ecc.) si parla ormai della necessità di investire sulla rete degli acquedotti del Trentino, allo scopo di migliorarne l’efficienza e ridurne drasticamente gli sprechi. Nei mesi scorsi il dirigente del servizio gestione risorse idriche ed energetiche dell'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia (APRIE) affermava che si stima che si perda in Trentino tra il 30 ed il 40 per cento dell'acqua e che per una completa manutenzione della rete acquedottistica si stima un investimento di almeno 400 milioni di €.
La rilevanza del problema è testimoniata anche dal fatto che nei mesi scorsi 22 Comuni trentini hanno presentato progetti di intervento sugli acquedotti, nell'ambito del PNRR, per un totale di circa 150 milioni di €. Purtroppo però nessuno di quei progetti, pur tutti ammessi, è stato finora finanziato.
Vista l’urgenza e la rilevanza del problema da oltre un anno sto sollecitando la Giunta provinciale con interrogazioni, mozioni e ordini del giorno a farsi carico della manutenzione degli acquedotti trentini con investimenti concreti e cospicui e di dare priorità al finanziamento di quei progetti ritenuti ammissibili dal PNRR – quindi immediatamente eseguibili – ma non finanziati.
Fin qui la Giunta non ha fatto nulla. Recentemente l’Assessore Gottardi ha dichiarato che “l'intenzione della Provincia con il prossimo assestamento di bilancio è quella di ripristinare il fondo di rotazione per finanziare con almeno 20 milioni l'anno investimenti sugli acquedotti”. Oggi però scopriamo che a fronte di un avanzo di bilancio di oltre 300 milioni di € le risorse che la Giunta Fugatti intende destinare ad opere di manutenzione della rete degli acquedotti trentini sono 3,4 milioni di €, pur avendo riconosciuto una necessità di investimenti per almeno 400 milioni.
La giustificazione fornita dall’Assessore Tonina è che per gli investimenti sugli acquedotti la Giunta punta ai fondi del PNRR. Ancora una volta la Giunta Fugatti decide insomma di rinunciare ad un esercizio pieno e responsabile della nostra autonomia, in un ambito di competenza primaria, aspettando le risorse dello Stato. Di fronte ad uno dei problemi più urgenti e vitali, e di fronte a dati puntuali che ne descrivono appieno la gravità, la Giunta, pur avendo le risorse per farlo, decide di ignorare l’emergenza idrica e di non investire sulla rete acquedottistica del Trentino. Si tratta di una scelta gravissima, che dimostra ancora una volta l’incapacità di questa Giunta di vedere e di farsi carico dei problemi più importanti del nostro territorio e della nostra comunità.
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