Cultura, come sempre, Cenerentola

Già con il bilancio di previsione 2023/2024, la Giunta provinciale aveva attuato un drastico taglio, pari al 17% del finanziamento erogato nell’anno precedente, per il sostegno dei grandi enti teatrali, cinematografici e dello spettacolo provinciali, mettendo in seria difficoltà il loro lavoro.
Trento, 3 maggio 2023

Poi, con ineffabile leggerezza, l’Assessore di merito ha promesso pubblicamente che tale taglio verrà recuperato con la manovra di assestamento in corso, ma il testo del disegno di legge relativo è arrivato in prima Commissione legislativa senza le cifre e quindi non v’è alcuna certezza sulle risorse per il futuro. Si è invece certi che, per il festival musicale estivo dal chiaro sapore elettorale e la Giunta vuole fare a settembre per giustificare le spese fin qui sostenute per l’area San Vincenzo, i fondi si troveranno senz’altro.

Assenza di ogni programmazione ed utilizzo della spesa pubblica anche a fini di propaganda elettorale sono quindi oggetto di una interrogazione depositata dalla Consigliera del PD Lucia Maestri che chiede alla Giunta provinciale qual è lo stato dell’arte del finanziamento provinciale agli enti culturali, dopo il taglio del 17% del bilancio in essere; per quali ragioni il documento contabile di assestamento è giunto all’esame dei competenti organi del Consiglio provinciale senza quelle cifre che danno la misura dell’orientamento politico; quali interventi sono previsti per la realizzazione del “grande festival” settembrino sull’area San Vincenzo e quanti e quali tagli sono stati fatti alle risorse per la Cultura nell’arco dell’intera Legislatura corrente.

 

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:

Interrogazione n.

 

 

PAROLE, PAROLE, PAROLE, SOLTANTO PAROLE, PAROLE FRA NOI...

 

   Con la rassicurante ed ineffabile leggerezza di sempre, l’Assessore provinciale alla Cultura ha pubblicamente garantito in questi giorni, il recupero pieno del taglio, effettuato con il bilancio di previsione per l’anno in corso, al settore culturale e segnatamente, al Fondo Unico Provinciale per lo Spettacolo, sul quale la Giunta ha operato una riduzione del 17% rispetto all’erogazione dell’anno precedente. Le sue affermazioni ricordano tanto un successo canoro di molti anni fa, “Parole” appunto, che oggi appare ancora attualissimo se rapportato alla realtà politica locale.

   Ovviamente quell’improvvida ed imprevista riduzione di risorse ha messo in seria difficoltà tutti quegli enti che da tempo, come il Film Festival della Montagna ed Oriente-Occidente, hanno definito i loro progetti, basandosi anche su di un sostegno pubblico almeno invariato rispetto al passato e trovandosi invece con una improvvisa ed inattesa decurtazione, pari appunto al 17% del totale del contributo atteso, ma di tutto questo è evidente che alla Giunta provinciale interessa ben poco.

   Poi la crescita di richieste e pressioni ha probabilmente spinto l’ Assessore di merito a ritornare sui suoi passi, come testimoniano le dichiarazioni rese alla stampa locale (vedi “Il T” del 26 aprile u.s.), promettendo, assicurando e garantendo che, con l’imminente manovra di assestamento del bilancio provinciale, tutto tornerà nei binari finanziari della normalità, con il recupero quindi del taglio del 17% operato in sede di bilancio di previsione.

     Peccato solo che il testo del relativo disegno di legge, giunto all’esame della I.a Commissione legislativa del Consiglio provinciale, non riporta alcuna cifra e non dà quindi nessuna indicazione; peccato solo che, considerando l’insieme delle assicurazioni fatte dalla Giunta provinciale a tutti i settori economici, alla sanità, alle politiche sociali ed abitative e quant’altro, non sembra prorio rimanere che qualche misera briciola per rispondere alle legittime esigenze degli operatori culturali; peccato solo che per quest’ultimi non paiono esservi fondi sufficienti, mentre già si prevede un grande evento musicale a settembre nell’area San Vincenzo, i cui costi, che immaginiamo comunque non irrilevanti, graveranno sulle casse pubbliche e quindi anche sui capitoli dell’Assessorato alla Cultura, al punto che l’Assessore competente mette le mani avanti dichiarando di attendersi un intervento economico anche da parte dei privati per il grande festival settembrino. A tutt’ oggi però null’altro, in proposito, è dato sapere.

   Va da sé quindi che anche questa vicenda dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, la totale assenza di ogni minima capacità programmatoria da parte di una Giunta provinciale che sembra sempre più “vivere alla giornata”, affidando le proprie politiche alla sorte. Non è così che si può aspirare al governo di una complessità come la nostra autonomia speciale e non è così che si dimostra quel requisito di serietà che è essenziale, anche per restituire fiducia alla politica ed al suo esercizio.

 

       Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- quali e quante rassicurazioni ha avuto l’Assessore alla Cultura circa la possibilità reale di recuperare, con la nuova manovra di assestamento del bilancio, il taglio del finanziamenti agli enti teatrali e culturali del territorio, operato con il bilancio di previsione per il corrente anno;

- per quale ragione politica è giunto all’esame dei competenti organismi del Consiglio provinciale un documento di assestamento del bilancio che non riporta le cifre e non disegna pertanto l’orientamento stesso della manovra;

- quanti e quali interventi ritiene di poter e dover fare l’ Assessorato alla Cultura per il sostegno ai costi di realizzazione di “un grande festival nell’area San Vincenzo” previsto per il prossimo settembre;

- quanti e quali tagli sono stati operati dalla Giunta provinciale nella corrente Legislatura e su ogni singolo bilancio pubblico, per il settore culturale e quali iniziative culturali sono state invece sostenute con interventi straordinari.

 

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

                                                                       Cons. Lucia Maestri