A seguito delle segnalazioni di numerosi comuni del Trentino e dell’Alto Adige che sono rimasti esclusi dai finanziamenti statali per il teleriscaldamento, l’onorevole Sara Ferrari del PD e i senatori Pietro Patton e Luigi Spagnolli del Gruppo delle Autonomie hanno chiesto in Parlamento (al Senato si sta discutendo del PNRR) il rifinanziamento del bando che lo scorso anno ha finanziato soltanto 29 dei 79 progetti giudicati positivi, a causa dell’esaurimento delle risorse.10 marzo 2023
Il “teleriscaldamento efficiente” è tra le misure prioritarie per favorire la decarbonizzazione dell’economia e la produzione di energia valorizzando le fonti rinnovabili presenti sul territorio. Per questo l’Europa ha previsto i finanziamenti che l’Italia ha introdotto col PNRR ma i 200 milioni di euro sono andati esauriti con i primi progetti in graduatoria a fronte di una richiesta di contributo di circa 556 milioni di euro.
In Trentino oltre a Dolomiti Energia e qualche azienda, sono molti i comuni che rimangono al palo pur avendo presentato progetti di qualità e dunque finanziabili: Cavalese, Pellizzano, Revo’, Arco, Valle del Chiese, Ossana, Coredo, Dimaro, Sant’Orsola. In Alto Adige oltre ad Alperia e alcune imprese, ci sono Bressanone, Laces, Silandro, Renon, Prato allo Stelvio.
I 60 progetti valutati positivamente ma esclusi per mancanza di risorse finanziarie ammontano a 233 milioni di euro che sono la cifra richiesta con un emendamento dai parlamentari del PD e del Gruppo delle Autonomie, i quali chiedono ai colleghi parlamentari di maggioranza di condividere e appoggiare questa iniziativa presso il governo, che al momento ha annunciato di non avere intenzione di integrare i fondi del PNRR.
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