Manica: Itea, una legislatura persa

È da inizio legislatura che insieme alle altre forze di opposizione chiediamo che la casa sia una priorità, che la Giunta investa concretamente su questo tema, che si capisca il valore sociale fondamentale di una nuova politica dell’abitare in Trentino. Risultato, nulla.
Trento, 8 febbraio 2023

 

A luglio 2022, rispondendo ad una mia interrogazione, la Giunta certificava che oltre 1200 appartamenti in disponibilità di ITEA giacciono non assegnati, perchè da sistemare e recuperare.

Poche settimane fa la competenza all'edilizia abitativa veniva tolta all'Assessorato alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia per assegnarla all'Assessorato all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, scelta questa che mi pare dare evidenza di quanta poca importanza politica venga data al tema della casa pubblica.

Si sono sbandierati come risolutivi provvedimenti meramente repressivi, come la patente a punti per i condomini o il requisito dei dieci anni di residenza, senza né cercare né trovare una benché minima soluzione al vero problema, cioè la mancata disponibilità di abitazioni e le infinite liste di attesa.

Ora la Presidente dell'istituto Gerosa, nominata dalla maggioranza, complice di questo nulla di fatto per anni, neo candidata di Fratelli d’Italia alla Presidenza della Provincia, ritrova grande slancio e chiede alla Giunta provinciale investimenti e piani straordinari. Il tutto nel corso di un’Assemblea a cui la Provincia era completamente assente, Assessore compresa. E già sapendo che da qui a fine legislatura non si farà ovviamente niente, che gli appartamenti rimarranno nello stato in cui versano e che le famiglie rimarranno bloccate nelle lista d'attesa.

Su ITEA si sta insomma abbattendo la scure del peggior teatrino della politica e si sta consumando lo scontro tra Lega e FdI, tra propaganda e ripicche. Il tutto sulle spalle di chi nelle case ITEA ci abita e soprattutto di chi da anni chiede di abitarci. 

Forse a questo punto la Presidente Gerosa dovrebbe considerare con maggiore attenzione l'incompatibilità, quantomeno sul piano dell'opportunità, tra il suo ruolo attuale e quello di possibile candidata alla Presidenza della Provincia per la coalizione di destra.