Informatica e sanità, un'emergenza preoccupante. La Consigliera Maestri interroga sul nuovo sistema informatico di A.P.S.S. che sta mettendo in crisi la sanità trentina

Le attuali difficoltà nel reperire medicinali e presidi sanitari per le R.S.A. e perfino per certi reparti ospealieri, costituiscono l’ultima riprova della carenza delle politiche sanitarie provinciali e del pessimo funzionamento del nuovo sistema operativo informatico dell’A.P.S.S., sistema che già da un anno dovrebbe essere a regime e che invece non decolla, crea sempre nuovi problemi e rischia di mandare in crisi l’intera sanità provinciale.
Trento, 13 gennaio 2022

A tale proposito, la Consigliera del PD Lucia Maestri ha depositato oggi una interrogazione urgente per sapere se la Giunta provinciale è a conoscenza dell’emergenza in atto e quali soluzioni sta elaborando per fronteggiare una crisi così pericolosa, ma anche per conoscere i costi sostenuti da A.P.S.S. per il nuovo sistema informatico; in capo a chi rimane la responsabilità per l’attuale emergenza informatica e sulla base di quali valutazioni è stato scelto questo sistema operativo informatico.

 

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

IL NUOVO SISTEMA INFORMATICO DELLA SANITA’ TRENTINA: UN DISASTRO RISCHIOSO

Ormai è di pubblico dominio, la notizia della carenza crescente e delle difficoltà di approvvigionamento, in Trentino, per farmaci, dispositivi medici e materiale necessario al regolare funzionamento delle attività di cura presso le R.S.A. e perfino presso alcuni reparti ospedalieri.

E’ l’ennesima riprova del fallimento totale e completo di un sistema sanitario, come quello provinciale, che solo fino a pochi anni fa rappresentava una punta d’eccellenza ed un riferimento per l’intero panorama sanitario nazionale.

Pare che queste gravi carenze siano dovute all’avvio di un nuovo sistema operativo informatico che, con il nuovo anno, ha sostituito il precedente, non più utilizzabile. Va da sé che adesso una soluzione tempestiva del problema si pone, se non altro per non pregiudicare l’intera gamma dell’assistenza fornita a pazienti e utenti, nonché la funzionalità dei reparti ospedalieri e dei settori dell’emergenza e della chirurgia clinica.

Pare che il nuovo sistema operativo informatico sia in corso di preparazione e collaudo ormai da più di due anni e se già nel dicembre 2021 avrebbe dovuto essere in funzione, lo stesso è stato immediatamente sospeso per evidenti e macroscopiche lacune tecniche. In un normale contesto programmatorio, l’anno 2022 sarebbe dovuto servire quindi per colmare tali lacune e per mettere a regime l’intero sistema che coinvolge tutta l’operatività dell’ A.P.S.S.: ordini, contabilità, fatturazioni e quant’altro, ma gli esiti appaiono a tutt’oggi decisamente inferiori ad ogni minima aspettativa, mettendo così a rischio l’intero sistema sanitario provinciale e dimostrando, se mai ce ne fosse stata la necessità, la palese insufficienza delle politiche sanitarie di questa Giunta provinciale ed, al contempo, la scarsa propensione alla pianficazione da parte dei vertici dell’ Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari del Trentino.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- se la medesima sia a conoscenza della grave situazione citata in premessa;

- quali soluzioni sono al vaglio, se ci sono, sul piano tecnico e politico per correggere con la massima urgenza le storture, i gap, le carenze ed il pessimo funzionamento complessivo del nuovo sistema operativo informatico;

- a quanto ammontano i costi sostenuti per dotare A.P.S.S. di questo nuovo sistema operativo informatico;

- in capo a quali figure apicali va individuata la responsabilità per l’attuale situazione e per la scadente attenzione rivolta ad ogni passaggio tecnico ed operativo, ai fini di gestire la transizione da un modello informatico ad un altro;

- sulla base di quale selezione tecnica e di quali valutazioni oggettive si è scelto l’attuale sistema operativo informatico, posto che il medesimo, alla prova dei fatti, ha dimostrato da parecchio tempo la sua debolezza ed incapacità di rispondere alle esigenze di una struttura complessa come quella della sanità provinciale.

 

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

 

                                                                                   Cons. Lucia Maestri