La prossima settimana il Consiglio provinciale discuterà il bilancio 2023. Sarà l'ultimo della legislatura, quello che dovrebbe dare il senso degli ultimi 4 anni di governo e segnare una prospettiva.
Trento, 6 dicembre 2022
"Come gruppo del Partito Democratico del Trentino ci siamo trovati in imbarazzo nel lavorare sul testo della legge di stabilità e sulla collegata", afferma il capogruppo Luca Zeni, "per la pressoché totale assenza di contenuti. La maggior parte degli articoli sono proroghe di termini, gli altri adeguamenti tecnici a disposizioni nazionali. La giunta ha rinunciato a qualsivoglia proposta di sviluppo".
Nonostante la scarsità di contenuti in discussione, i consiglieri del Partito Democratico hanno cercato di contribuire al miglioramento del testo, con oltre 20 emendamenti di merito.
Tra gli altri:
- il consigliere Olivi propone l’adeguamento dell’Assegno unico alla svalutazione ISTAT, l’innalzamento della deduzione ICEF per i redditi da lavoro femminile e un osservatorio sui bisogni abitativi.
- riguardo al contributo per la locazione per chi si trasferisce nelle valli, il consigliere Zeni propone uno studio e una piano complessivo rispetto ai servizi e alle possibilità di sviluppo nelle valli, per affrontare con serietà un tema che una misura spot come quella proposta dalla giunta non risolve, e rischia di essere del tutto inefficace e fonte di distorsioni; il consigliere Olivi propone di maggiorare l'incentivo per i giovani e per le zone più spopolate;
- anche in merito al contributo per il terzo figlio il consigliere Zeni propone che venga effettuata una proposta complessiva sulle necessità delle famiglie in tema di servizi e assistenza, e dentro questo piano complessivo si provveda ad contributo economico;
- il consigliere Tonini interviene sul contributo per il terzo figlio proponendo di aumentare l'assegno per tutti i figli quando nasce il terzo, come propone il governo nazionale, e rendendolo strutturale, cioè valido anche per i prossimi anni (Giunta provinciale lo immagina solo per il 2023);
- altro emendamento, proposto dal consigliere Zeni, riguarda il contributo alle giovani coppie. La Giunta vuole cambiare e definire “giovane” una coppia in cui almeno uno dei due componenti abbia meno di 40 anni, ma definire giovane una coppia composta da un sessantacinquenne e una trentanovenne (o viceversa) pare decisamente oltre il buon senso: Zeni propone di mantenere il limite di età attualmente previsto.
- Lucia Maestri interviene con un emendamento per prevedere la partecipazione delle scuole professionali e della competente commissione consiliare nella definizione dei percorsi di formazione professionale;