Sono ogni anno 530.000 le infezioni ospedaliere in Italia. Anche in Trentino il sistema di pulizia è essenziale per la tutela della salute delle migliaia di persone che ogni giorno frequentano gli ospedali. Il 9 novembre scorso APSS ha pubblicato la gara per il servizio di pulizie degli ospedali della Provincia, per un importo totale di 171 milioni di euro.Trento, 1 dicembre 2022
Con una articolata mozione, i consiglieri provinciali Luca Zeni (primo firmatario), Paola Demagri e Paolo Zanella evidenziano le incongruenze ed i rischi del bando pubblicato. L'Azienda sanitaria (e non, come ci si aspetterebbe per una gara tanto complessa, l'Agenzia provinciale per gli appalti) prevede un sistema di suddivisione in 5 lotti (Ospedale Santa Chiara, Ospedale Santa Maria del Carmine, Distretto nord, Distretto sud, Distretto est), senza limiti alla partecipazione, e con la possibilità di cordate "incrociate" (ovvero associazioni di imprese che possono essere in concorrenza su un lotto e collegate su un altro lotto); un sistema, quello scelto da APSS, che risulta particolarmente rischioso rispetto alla possibilità di condotte lesive della concorrenza. Ma quello che risulta assolutamente scorretto riguarda la scelta del sistema di controllo. Correttamente il bando, riprendendo il codice degli appalti, prevede che il delicato ed essenziale sistema dei controlli debba essere effettuato da una "società terza indipendente". Però, invece che prevedere due distinte procedure, come ci si aspetterebbe, il bando prevede che i partecipanti alla gara debbano indicare loro stessi la società terza indipendente che li dovrà controllare, e che siano loro stessi a pagarla. Un'evidente incongruenza, che rende la società controllante non terza indipendente bensì collegata e di dipendente di fatto, e che andrebbe a minare la credibilità dell'intero sistema dei controlli sulla pulizia negli ospedali. Per questo motivo i consiglieri Zeni, Demagri e Zanella chiedono alla giunta di intervenire, per far ritirare in autotutela il bando, evitando un rischio molto alto e fondato di contenzioso. "Con questa mozione non interveniamo a danno già fatto, ma molto prima. Avvertiamo la giunta di un bando molto rilevante - sia per importo (171 milioni di euro) sia per delicatezza del servizio appaltato, poiché le infezioni ospedaliere sono tra le prime cause di morte in sanità - che risulta impostato in modo tale da inficiare il sistema di controllo delle pulizie e da comportare un rischio elevatissimo e fondato di ricorso", ammoniscono i proponenti, "Chiediamo pertanto all'Azienda sanitaria di fermarsi, revocare in autotutela la gara, e modificare il bando in modo da rispettare i principi e gli obiettivi del codice degli appalti, in particolare rivalutando le modalità della suddivisione in lotti e prevedendo procedure separate tra appalto principale e individuazione della società che dovrà svolgere le funzioni di controllo, al fine di evitare relazioni e legami di "dipendenza di fatto" tra controllore e controllato".
IL TESTO DELLA MOZIONE
Richiesta di revoca in autotutela della gara pulizie Apss
Premesso che
In sanità il sistema di pulizie all’interno delle strutture ospedaliere è essenziale per qualità stessa del servizio sanitario e per la tutela della salute. Una pulizia eseguita non a regola d’arte è infatti molto pericolosa per le migliaia di pazienti che frequentano ogni giorno gli ospedali della Provincia.
Per questo nei bandi per la pulizia degli ospedali è compresa l’esplicitazione del modello organizzativo adottato: organizzazione del personale e reperibilità; modalità di assunzione, formazione e aggiornamento del personale; tipologia di macchinari utilizzati e manutenzione; modalità di utilizzo dei prodotti chimici; gestione di situazioni impreviste; frequenza e modalità dei controlli e delle ispezioni …
Risulta un punto molto importante quello relativo al sistema informativo, con le caratteristiche dello stesso e le modalità di gestione.
Il 6 luglio 2022, a Roma, Palazzo Ferrajoli, si è svolto un convegno organizzato da FMSpecialist Srl e da Ares Srl dal titolo “Clean Innovation Day” per la presentazione del proprio nuovo sistema informativo “Claudit”, presentato da Claudio Campion. Al convegno era presente come relatrice anche la consigliera Ambrosi, che ha rivendicato la mozione presentata in Consiglio provinciale a Trento.
Valore massimo stimato dell’appalto: € 171.161.603, 60
L’offerta tecnica prevede ben 8 punti discrezionali attribuibili al sistema informativo che il concorrente intende proporre. Nel capitolato tecnico e in quello amministrativo, in vari punti è specificato che il sistema deve essere di “terze parti indipendenti”. Va considerato che, per le dinamiche legate ai pesi dei punti qualità e dei punti prezzo, gli 8 punti attribuiti al sistema informativo hanno la possibilità di incidere notevolmente sulla valutazione complessiva dell’offerta.
Peraltro, con una scelta organizzativa assolutamente discutibile, è stato recentemente soppresso dentro APSS il servizio di internal audit, che svolgeva anche funzioni in materia di anticorruzione, rendendo ancora meno opportuno che la scelta di non avvalersi del servizio di APAC per la pubblicazione della gara.
L’impostazione di separare controllore e controllato è corretta; la prassi di CONSIP prevede che i controlli vengano affidati dalla Stazione Appaltante – attraverso procedura separata – ad una società diversa dall’Appaltatore. Però questo non è quanto previsto nel bando di APSS: infatti il bando prevede che il proponente già individui lui stesso una società di controllo “terza”, che di fatto è in cordata insieme, e che i costi di gestione sono sempre a totale carico dell’appaltatore.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta:
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