Aumentano le denunce di violenze e maltrattamenti in famiglia e sono oltre 100 le donne che nel 2021 si sono rivolte agli appositi servizi residenziali per ricevere accoglienza.Alessandro Olivi, 29 novembre 2022
Ma meno del 10% dei suddetti servizi sono approntati per la protezione di donne con figli minori la cui esigenza principale è quella di trovare alloggio in un regime di massima protezione rispetto al rischio di condotte violente, intrusive o dannose.
Sono solo otto infatti i posti disponibili in Trentino per le case rifugio.
Sono questi i dati contenuti nella risposta alla mia interrogazione odierna in Consiglio provinciale forniti dall’assessora Segnana.
Si tratta di una dotazione assolutamente insufficiente a rispondere all’esigenza crescente di protezione delle donne maggiormente esposte al rischio le quali, spesso in situazioni di emergenza, oggi si vedono costrette a trovare collocazione in alloggi fuori provincia o in strutture alberghiere.
E’ necessario incrementare la dotazione delle case rifugio e soprattutto orientarle all’accoglienza di nuclei costituiti anche dai figli minori.
La Giunta ha riconosciuto la cogenza del problema e ora deve agire in fretta non solo, come preannunciato, istituendo una nuova struttura per alloggi rifugio ma anche incrementando il convenzionamento con enti e associazioni che possono garantire una accoglienza ai nuclei familiari più esposti al rischio con particolare riguardo alla tutela anche psicologica dei minori.
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino