Lo scorso aprile la Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano ha approvato degli accordi tra la Provincia e la Tirol Kliniken GmbH, l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Verona per l'attivazione di posti di formazione e l’assunzione a tempo determinato di medici specializzandi.
Trento, 12 maggio 2022
Secondo la normativa, le Aziende sanitarie possono assumere i medici specializzandi con contratto a tempo determinato a tempo parziale in ragione delle esigenze formative. Per la durata del rapporto di lavoro i medici rimangono iscritti presso la scuola di specializzazione e assolvono la formazione universitaria.
Data la carenza di personale ormai cronaca anche dell’APSS risulta in tal senso urgente anche in Trentino trovare delle soluzioni che possano ovviare almeno parzialmente a questo problema, allo scopo di ristabilire l’operatività completa delle strutture sanitarie.
La soluzione adottata dalla Provincia Autonoma di Bolzano appare quindi opportuna, idonea e mutuabile e per questo il Cons. Manica ha oggi depositato una mozione (qui allegata), sottoscritta da tutti i componenti del Gruppo, allo scopo di impegnare la Giunta provinciale trentina a procedere alla stipula di convenzioni con le Università di Medicina italiane - a partire dalle Facoltà di Padova e Verona presso le quali la Provincia già finanzia borse di studio per specializzazioni - per l’assunzione a tempo determinato di medici specializzandi.
IL TESTO DELLA PROPOSTA DI MOZIONE
Proposta di mozione n.
Assumere medici specializzandi a tempo determinato
In data 05/04/2022 la Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano ha adottato le delibere n. 223, 224 e 225, aventi ad oggetto l’Approvazione della bozza di accordo tra la Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige e le Tirol Kliniken GmbH, l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Verona e per l’assunzione a tempo determinato dei medici specializzandi.
Nelle delibere si legge che “la Provincia può stipulare convenzioni con le università italiane nonché con le università e gli altri organismi pubblici e privati competenti degli Stati membri dell'Unione europea e della Svizzera, per l'attivazione di posti di formazione per medici specialisti” e che “la carenza di personale di medici specialisti, specialmente in corso della pandemia Covid- 19, è diventata più pronunciata.”
Il decreto legge 30 aprile 2019, n. 35, c.d. “decreto Calabria”, convertito con legge 25 giugno 2019, Nr. 60, ha modificato e integrato l’art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, sul “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”. L’articolo 1 comma 547 e seguenti ha previsto che i medici iscritti all’ultimo anno del corso di formazione medico specialistica nonché, qualora questo abbia durata quinquennale, al penultimo anno del relativo corso, sono ammessi alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario e collocati, all’esito positivo in graduatoria separata. In seguito, l’art. 1 commi 547 e 548bis della legge n. 145/2018, è stato modificato dall’art. 5bis del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con legge 28 febbraio 2020, n. 8, è stato modificato nel senso che i medici, i medici veterinari, i chimici, i farmacisti, i fisici e gli psicologi, regolarrmente iscritti possono partecipare alle relative procedure concorsuali già a partire dal terzo anno di formazione.
Secondo le menzionate disposizioni legislative le Aziende sanitarie possono assumere i medici specializzandi che, sono collocati in graduatoria separata, con contratto a tempo determinato a tempo parziale in ragione delle esigenze formative. Per la durata del rapporto di lavoro i medici rimangono iscritti presso la scuola di specializzazione e assolvono la formazione universitaria secondo l’art. 22 della direttiva europea n. 2005/36/CE.
Con riferimento agli accordi con le Facoltà venete, le bozze di convenzione adottate dalla Giunta sudtirolese prevedono che le Università riconoscano le attività formative pratiche svolte dal medico specializzando assunto dall’Azienda sanitaria come parte integrante e sostanziale del ciclo di studi e che la parte di tale attività pratica non prolunga la durata legale del corso di studi prevista dal relativo ordinamento didattico universitario. Inoltre, è previsto che il medico in formazione specialistica lavori per 32 ore settimanali nell’Azienda sanitaria, mentre la rimanente attività formativa teorica è svolta periodicamente, secondo la programmazione del Consiglio della Scuola. Il trattamento economico del medico specializzando è proporzionato alle prestazioni assistenziali rese, secondo il Contratto Collettivo Provinciale della dirigenza medica e sanitaria del servizio sanitario provinciale, per cui le voci retributive per la dirigenza sanitaria devono essere garantite.
La situazione dell’APSS del Trentino non è diversa da quella dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. La carenza di personale è ormai cronaca, tanto a Trento quanto nelle strutture periferiche, e si è acuita nell’ambito della gestione della pandemia. Risulta in tal senso urgente anche in Trentino trovare delle soluzioni che possano garantire di ovviare almeno parzialmente a questo problema, allo scopo di ristabilire l’operatività completa delle strutture sanitaria e la massima efficienza e tempestività nell’erogazione del servizio sanitario pubblico.
Va infine ricordato che da anni la Provincia di Trento finanzia borse di studio per specializzazioni presso le Università di Padova e Verona, e da questo rapporto consolidato si potrebbe partire per impiegare questi specializzandi presso le strutture ospedaliere trentine;
La soluzione adottata dalla Provincia Autonoma di Bolzano appare quindi opportuna, idonea e mutuabile anche per la realtà trentina che condivide le medesime difficoltà nel reperimento di medici;
Tutto ciò premesso
il Consiglio provinciale impegna la Giunta
a procedere, sulla scorta della summenzionata previsione normativa e di quanto recentemente fatto dalla Provincia Autonoma di Bolzano, alla stipula di convenzioni con le Università di Medicina italiane, a partire dalle Facoltà di Padova e Verona, per l’assunzione a tempo determinato di medici specializzandi.
cons. Alessio Manica
cons. Sara Ferrari
cons. Alessandro Olivi
cons. Giorgio Tonini
cons. Luca Zeni