Il Pd scalda i motori in vista della campagna elettorale e annuncia una «operazione di ascolto» sui territori per elaborare un programma basato sul concetto del «prendersi cura delle persone, della comunità». Si parte da Isera.D. Cassaghi, "Corriere del Trentino", 29 aprile 2022
«A volte quando si parla di partecipazione si scade nell’assemblearismo — spiega la segretaria provinciale del Partito Democratico Lucia Maestri — noi la partecipazione la facciamo davvero, dicendo ai cittadini che la loro voce conta». Il Pd scalda i motori in vista della campagna elettorale e annuncia una «operazione di ascolto» sui territori per elaborare un programma basato sul concetto del «prendersi cura delle persone, del territorio, della comunità». Da qui il titolo dell’iniziativa: «Territori protagonisti. Per un Trentino solidale e competitivo».
Al via dunque una serie di assemblee in presenza in cui i democratici, tra cui alcuni consiglieri provinciali, incontreranno i cittadini per discutere sia dei problemi del territorio, sia di questioni di respiro più ampio. Gli eventi si svolgeranno o il sabato mattina o durante le serate infrasettimanali, a seconda della disponibilità della località. Si parte stasera a Isera, con la partecipazione dei cittadini di Ronzo-Chienis, Mori, Brentonico, Destra Adige, Ala, Avio, Aldeno e Volano. I dem incontreranno anche i cittadini di Riva, Tenno, Nago-Torbole, Arco, Drena, Dro e della val di Ledro. Previste assemblee in val Rendena, negli Altipiani Cimbri, val di Fiemme e Fassa, nella Rotaliana, sull’altopiano di Paganella, altopiano di Piné e si concluderanno a Trento, nella val dei Laghi e a Rovereto. Infine a ottobre ci sarà l’assemblea programmatica. «Questa iniziativa si inserisce nel solco di rinnovamento e ripartenza intrapreso con il varo del nostro statuto — riflette Minella Chinà, la presidente del Pd trentino — questo ci ha permesso di darci organismi e strumenti partecipativi». Le fa eco la capogruppo in consiglio provinciale Sara Ferrari: «Queste sono le occasioni in cui emerge la forza di essere un partito di riferimento nazionale, anziché una lista civica locale. Possiamo ragionare con i cittadini anche di questioni più grandi rispetto a quelle più specifiche».
Benché ottobre sia lontano, già emergono dei punti su cui il Pd è pronto a dare battaglia «L’attività normativa sulle concessioni dell’idroelettrico è stata un passaggio negativo, frettoloso. Bisogna immaginare scenari che mettano al centro il governo pubblico di quel bene, l’ambiente e le comunità locali — spiega il consigliere provinciale del Pd Alessio Manica, che aggiunge — l’altro grande tema è l’urbanistica, lo strumento chiave per il governo del territorio. L’ufficio dedicato della Provincia non ha urbanisti». E poi scuola, sanità e occupazione: «Abbiamo costruito un agenzia del lavoro unica in italia. Ora vogliono modificare il “Progettone” senza una condivisione sul territorio», chiosa Ferrari.
Il programma dovrà poi essere la base intorno a cui aggregare una coalizione: «La più ampia e la più coesa possibile all’interno dei valori democratici», spiega Maestri. Dunque apertura alle liste civiche sulla scia di Rovereto dove c’è stato l’avvicinamento al Pd dopo una diffidenza iniziale. Un percorso che ricorda quello tra il Patt e i dem, che dal 2020 appoggiano insieme i sindaci di Trento e Rovereto. Proprio sul partito di Simone Marchiori, Maestri aggiunge: «Siamo stati al loro congresso ed è stato coraggioso: hanno dichiarato discontinuità rispetto a parecchie politiche provinciali, come l’energia e la riforma istituzionale. Il dialogo con il Patt è importante». L’attenzione è poi rivolta al nascente Campo Base, la lista di sindaci e consiglieri con vocazione centrista. «Spero che possano far riavvicinare le persone all politica. Farebbe bene al Trentino», il commento della segretaria dei democratici.
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