Il progetto “Rivoluzione verde e Transizione ecologica” è al centro della risoluzione (v. allegato) presentata oggi dal consigliere del Gruppo del Partito Democratico Alessandro Olivi nell’ambito della conferenza di informazione in merito allo stanziamento delle risorse del Pnrr per il Trentino.
Trento, 17 febbraio 2022
Pnnr che comprende investimenti complessivi di 1,26 miliardi, finalizzati al rilancio dell’economia e al rafforzamento della coesione sociale, distribuiti in 47 interventi e sei missioni che riguardano riforme strutturali e progetti all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere.
"Occorre progettare interventi in grado di far diventare il nostro territorio un ecosistema in cui paesaggio, ambiente, beni comuni siano fattori competitivi per uno sviluppo sostenibile e duraturo- ha premesso Olivi nella risoluzione - sia il turismo che il comparto manifatturiero vanno coinvolti nella sfida dell’innovazione". Sulla scorta di questo assunto nel dispositivo Olivi ha chiesto di inserire nella Missione 2 il potenziamento di Progetto Manifattura di Rovereto come cluster tecnologico ovvero centro di competenze per l’attuazione degli obiettivi del Pnrr. Il Consiglio ha approvato questo punto e dunque come richiesto da Olivi sarà rafforzata nel Progetto Manifattura la collaborazione tra ricerca, trasferimento tecnologico ed imprese sugli obiettivi della transizione ecologica implementando lo sviluppo dei laboratori con l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler.
Sempre nella risoluzione il consigliere dem ha chiesto di inserire anche un progetto strategico per lo sviluppo della mobilità integrata dei territori di montagna basato su nuovi sistemi di trasporto leggero, sostenibile e alternativo in grado di valorizzare le vocazioni turistiche ed ambientali dell’ecosistema alpino. Progetto sicuramente fondamentale per lo sviluppo del territorio, ma non approvato in aula, perché la giunta, pur condividendo la proposta, ha affermato che nel Pnrr non c'è disponibilità di risorse per la mobilità integrata di montagna, che prevede anche la mobilità via fune.