L’ennesimo errore di valutazione della Giunta provinciale, dopo la pronuncia contraria della Corte Costituzionale, sta all'origine della sentenza n. 15/2022 con la quale il T.R.G.A. di Trento ha annullato la delibera di attuazione della legge provinciale n. 4/2020, che prevede la chiusura domenicale di molte attività commerciali.
Giorgio Tonini, 3 febbraio 2022
Il Tribunale ha accolto le ragioni dei commercianti, danneggiati da tali chiusure e che, molto probabilmente, chiederanno adesso i danni alla Provincia. Su questi temi, il Consigliere del PD, Giorgio Tonini, ha depositato oggi una interrogazione a risposta immediata, in vista della seduta del Consiglio provinciale del prossimo 8 febbraio, per capire se la Provincia abbia quantificato l’onere dei possibili risarcimenti e individuato le risorse per coprire quest’eventuale spesa imprevista, prendendo così implicitamente atto di quanto fosse improvvida quell'iniziativa legislativa.
Va da sé che, in una condizione di normalità, si sarebbero dovute tirare le debite conseguenze politiche, per aver consapevolmente danneggiato sia l’autonomia, come l’economia, del Trentino.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
Come intende la Provincia quantificare e coprire le possibili e probabili richieste di risarcimento dopo le sentenze della Corte costituzionale e del Tar riguardo alla legge sulle chiusure domenicali?
Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale, con la sentenza 134/2021, prevista e scontata alla luce della univoca, consolidata giurisprudenza del giudice delle leggi, che ha dichiarato illegittimo l’art.1 della legge provinciale 4/2020 sulle chiusure domenicali, con la sentenza 15/2022 il TAR di Trento ha annullato la delibera di attuazione della legge provinciale cassata, riconoscendo le ragioni dei commercianti che si ritenevano danneggiati per le perdite economiche causate dalle chiusure domenicali, e condannando la Provincia a pagare le spese legali. È possibile e probabile che la Provincia debba ora far fronte a numerose e significative richieste di risarcimento.
Si interroga pertanto la Giunta per sapere se non ritenga di aver danneggiato, con la sua improvvida iniziativa legislativa, sia l’autonomia che l’economia del Trentino e se abbia quantificato l’onere dei possibili risarcimenti e le risorse per coprirlo.
cons. Giorgio Tonini