E’ con questo titolo che si presenta l'attuale campagna promozionale voluta dalla Giunta provinciale e che ha attirato l'attenzione del Consigliere provinciale del P.D., Luca Zeni, il quale ha depositato oggi un'interrogazione, sottolineando l’ambiguità pericolosa di una campagna promozionale del territorio che lascia intendere come il Trentino sia quasi esente dal rischio Covid.
Nessuna opposizione ad investimenti nel sostegno al turismo, ma solo necessità di farlo in coerenza con serie politiche di prevenzione e di controllo della diffusione pandemica, anziché generare confusioni con messaggi istituzionali che affermano tutto ed il suo contrario. Ma non solo. Questa enorme campagna promozionale, fatta prevalentemente sulle reti Mediaset e sulle grandi testate giornalistiche nazionali, deve avere costi rapportati, quanto meno, al suo impatto. Si tratta di fondi pubblici, dei quali il Consigliere Zeni chiede conto, al pari del rapporto con i costi di precedenti campagne promozionali. Ed ancora, Zeni chiede di sapere come la Giunta provinciale possa conciliare la propria ambiguità sul rispetto delle regole, con l'urgenza di tenere sotto controllo la pandemia ed, infine, se non fosse più caratterizzante una campagna pubblicitaria basata sull’attuazione rigorosa del green pass a tutela della salute di tutti.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
RESPIRA, SEI IN TRENTINO!
Ormai da qualche settimana si registra una forte e crescente presenza pubblicitaria del Trentino e delle sue molteplici offerte turistiche su larga parte dei principali mass-media nazionali.
Si tratta di una campagna promozionale segnata dal motto: “Respira, sei in Trentino!” e che, al di là di ogni considerazione scientifica, dipinge le nostre vallate con la stessa immagine di salubrità che promuoviamo ormai da molti anni, come se la pandemia non ci fosse mai stata o fosse terminata.
Un messaggio che rischia però di far filtrare un’immagine equivoca ed ambigua, lasciando intendere che il Trentino sia quasi esente da rischio Covid. Un messaggio errato, insomma, perché sembra non tenere conto della straordinarietà e della rapidità di evoluzione della situazione che stiamo vivendo e che rischia, se non opportunamente governata, di portare il Trentino nella stessa situazione oggi presente nel vicino Alto Adige/Südtirol, con una prospettiva di essere zona gialla già nel prossimo futuro.
Nessuno vuole opporsi ad investimenti nel sostegno al turismo, asse portante della nostra economia territoriale, ma qui è necessario farlo in maniera corretta e coerente rispetto alle politiche adottate e senza alcuna scorciatoia comunicativa, pena il pericolo di dover chiudere tutto subito dopo gli afflussi natalizi.
La diffusione rapida delle nuove varianti, unita ad una inevitabile promiscuità e vicinanza fra le persone che vengono in ferie sono infatti fattori di rischio che vanno attentamente valutati e che potrebbero anche confliggere, in parte, con il messaggio che la citata campagna elettorale sta diffondendo.
E così, mentre all’estero si rafforzano i controlli sommando addirittura la verifica del green pass e del vaccino, qui l’Assessore di merito si è impegnato in una battaglia politica per evitare proprio il green pass sulle piste da sci, generando così una confusione nella quale si afferma contemporaneamente tutto ed il suo contrario.
Ma riflettendo ancora attorno alla campagna promozionale in atto, colpisce la capillare presenza in particolare su alcuni media nazionali che fanno riferimento alle reti Mediaset e l’acquisto di intere paginate sulle principali testate giornalistiche della carta stampata, probabilmente con un costo non irrilevante e che merita assoluta trasparenza, posto che si tratta di denaro pubblico.
Tutto ciò premesso quindi, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- quali costi nel dettaglio comporta la campagna pubbblicitaria in atto per il bilancio pubblico;
- quale costo medio è stato sostenuto dalle casse pubbliche per le campagne promozionali del Trentino negli ultimi cinque anni;
- come si concilia l’ambiguità della Giunta sul rispetto delle regole e sui controlli del green pass sulle piste da sci, con l’urgenza di tenere sotto controllo in ogni forma la diffusione della pandemia, posto che la campagna vaccinale da sola non basta e nemmeno la maratona di vaccinazione ha dato i risultati auspicati;
- se non sarebbe più caratterizzante e seria una campagna pubblicitaria che inviti a venire in Trentino nel periodo invernale, anche per una politica provinciale di attuazione delle regole sul green pass molto rigorosa, a tutela della salute di tutti, cittadini e turisti.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.