Il 33enne, laureato in ingegneria dell'informazione e organizzazione d'impresa, ha vinto la sfida con Emanuele Lombardo. Sui giovani in politica: "In consiglio comunale ci sono tanti eletti di prospettiva. Dobbiamo creare una rete, anche di coalizione per trovare la strada migliore".
L. Andreazza, "Il Dolomiti", 15 novembre 2021
TRENTO. "Il primo obiettivo è quello di creare una squadra coesa in grado di valorizzare le qualità di tutti: necessario coinvolgere poi tutte quelle energie che guardano al Pd". Così Alessandro Dal Rì all'indomani dell'elezione a coordinatore cittadino del Partito democratico. "Ci sono diverse partite da gestire e portare alla conclusione, a cominciare dalla circonvallazione ferroviaria di Trento. E' necessario diventare un punto di riferimento tanto per la base quanto per la popolazione".
Il 33enne, laureato in ingegneria dell'informazione e organizzazione d'impresa, ha vinto la sfida con Emanuele Lombardo: 124 voti (63,9%) a 70 preferenze (36,1%). "C'è da ragionare verso le provinciale del 2023 - dice il consigliere comunale e neo coordinatore - ma prima c'è il bisogno di rinfrescare la comunicazione, coinvolgere gli iscritti, soprattutto in presenza, e aprire i tavoli di confronto tematici per delineare le linee politiche dei prossimi mesi. Il Pd è il partito di maggioranza relativo e ci deve essere un raccordo con l'azione amministrativa per trovare le soluzioni migliori".
Già in corsa a marzo di due anni fa per la segreteria provinciale dei dem, andata poi a Lucia Maestri, Dal Rì ha trovato comunque stimolo nel proseguire l'impegno politico forte dei 4.917 voti ricevuti (48,2%) ricevuti in quel congresso. Poi è stato eletto in consiglio comunale e consiglio circoscrizionale di Villazzano.
"Non c'è una ricetta per raggiungere gli obiettivi. Personalmente ho fatto tanta gavetta: segretario del circolo Marzola e consigliere circoscrizionale. Poi un po' con coraggio e incoscienza avevo provato a candidarmi per la segretaria provinciale. Sicuramente c'è da intraprendere un dibattito per ricucire anche una frattura generazionale: si percepisce uno scollamento tra una classe dirigente che non vuole compiere un passo indietro, forse per mancanza di fiducia verso i giovani, questi ultimi però devono anche sapersi trovare spazio".
L'intenzione è quella di puntare sulla squadra. "In consiglio comunale ci sono tanti giovani di prospettiva. Dobbiamo creare una rete, anche di coalizione per trovare la strada migliore", conclude Dal Rì.