Rinnovo del contratto del pubblico impiego: troppi i voltafaccia di Fugatti

La consigliera Sara Ferrari (PDT) chiede al Presidente Fugatti certezze sulla confusa situazione del rinnovo conttrattuale del comparto pubblico del Trentino. Lo fa con un’interrogazione (v. allegato) depositata oggi in cui si rivolge al Presidente per sapere come intenda onorare l’accordo preso già quasi due anni fa, nel 2020, con le rappresentanze sindacali del settore e in cui si era impegnato al rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021 con conseguente adeguamento in busta paga.
Trento, 4 novembre 2021


Se la parentesi dell’arresto del rinnovo in seguito alla crisi pandemica è stata giustificata e accettata con pazienza da sindacati e lavoratori, ora, però, non si capisce il motivo degli annunci e dei voltafaccia di Fugatti, che prima rassicura sull’uso di parte della quota di risorse recuperate dalla compartecipazione alla spesa pubblica statale proprio per il rinnovo, per poi dire, invece, che riguarderà il triennio successivo 2022-2024. Nel frattempo i colleghi di tutta Italia hanno visto lo stanziamento delle prime risorse.


Il pubblico impiego comprende nella nostra provincia autonoma oltre 35.000 persone, occupate in settori nevralgici della nostra economia e dei servizi, quali: sanità, scuola, formazione professionale, ricerca, autonomie locali. Tuttavia, sembra che la Provincia non riconosca il ruolo importante dei suoi dipendenti, nemmeno di quei sanitari che sono stati chiamati “eroi” nella fase acuta della pandemia e oggi si sobbarcano un impegno senza sosta per garantire il servizio anche in sostituzione dei colleghi assenti.

 

 IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

 

Come il Presidente Fugatti intende “onorare” l’impegno preso nel 2020 per il rinnovo del contratto del pubblico impiego?

 

Il pubblico impiego comprende oltre 35.000 persone occupate in settori nevralgici della nostra economia:quali sanità, scuola, formazione professionale, ricerca, PA. Tuttavia sembra che la Provincia non riconosca il ruolo importante dei suoi dipendenti, se si guarda al comportamento del Presidente Fugatti rispetto al rinnovo del contratto del comparto pubblico. A inizio 2020 la Provincia sigla un accordo con i sindacati, per il rinnovo sul triennio 2019-2021, ma con l’arrivo del Covid c’è lo stop, che i sindacati e i lavoratori comprendono. Nel frattempo i colleghi in Italia vedono lo stanziamento delle prime risorse per il rinnovo. Il 23 ottobre 2021,  a due anni dalla firma dell’accordo, i sindacati ì convocano una manifestazione per chiederee il rispetto contrattuale.

Il giorno precedente alla chiamata in piazza il Presidente Fugatti annuncia che parte della quota di compartecipazione alla spesa pubblica statale, sarà destinata al pubblico impiego.

Il 2 novembre sulla stampa si apprende che il Presidente ritratta quanto affermato pubblicamente, proponendo  di spostare il rinnovo al triennio 2022-2024, saltando un giro sull’adeguamento salariale.

I sindacati denunciano pubblicamente il volta faccia di Fugatti, il quale aggiusta il tiro dichiarando che intende onorare l’accordo, ma solo dal 2022. In questa confusione si interroga il Presidente della Giunta in che termini intenda onorare l'impegno preso nel 2020 e rispettare le decorrenze 2019-2021 in esso stabilite.

 

Cons.ra Sara Ferrari