Considerato che la Giunta provinciale intende utilizzare la Protezione Civile trentina come fosse una normale impresa di costruzioni per realizzare la “Trentino Music Arena”, superando senza alcun problema la norma che invece disciplina l’uso della Protezioni Civile solo per calamità, assistenza e soccorso alle popolazioni colpite dalle suddette calamità - togliendo fra l’altro lavoro proprio a quelle imprese locali che la Giunta afferma sempre di voler tutelare e promuovere – il Consigliere provinciale del P.D. Alessio Manica ha depositato oggi una specifica interrogazione.
Trento, 26 ottobre 2021
I quesiti della stessa insistono sulla necessità di sapere in base a quale disposizione di legge si sostiene la balzana idea di usare la Protezione Civile, anche in difformità ai compiti previsti per la stessa dalle norme di legge. Inoltre, il Consigliere Manica chiede come intende agire la Provincia per l’abbattimento di manufatti contenenti amianto, per far posto alla “Trentino Music Arena”; come si intende coprire l’area interessata con erba, vista la stagione invernale alle porte; quali previsioni urbanistiche comunali e provinciali sono necessarie per dar corso ai lavori di sistemazione dell’area, soprattutto per quanto attiene la viabilità d’emergenza; quali e quante aree per il parcheggio sono disponibili, dato che quelle fin qui individuate possono contenere solo qualche migliaio di automezzi ed, infine, come si fa a definire l’area “Trentino Music Arena”, posto che non ci sarà alcuna struttura fissa ed anzi, a conclusione del concerto di Vasco Rossi si prevede di smobilitare tutto.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
LAVORI PER VASCO
Pare che in questi giorni siano iniziati i primi lavori adatti a rendere utilizzabile l’area “San Vincenzo” a sud di Trento, in vista del concerto di Vasco Rossi. Per eseguire gli stessi sembra che la Giunta provinciale abbia deciso di avvalersi di uomini e mezzi della Protezione Civile. Si tratta, senza dubbio, di una scelta molto originale, posto che tali lavori non rientrano affatto nelle competenze del sistema della Protezione Civile provinciale, così come stabilito dall’art. 1 della legge istitutiva (L.P. 10 gennaio 1992 n. 2 “Organizzazione degli interventi della Provincia in materia di protezione civile”) che così recita: “La presente legge disciplina gli interventi di competenza della Provincia in materia di Protezione civile per la previsione e pronto soccorso nelle pubbliche calamità, diretti a: a) realizzare adeguate attività di previsione e prevenzione; b) coordinare ed attuare operazioni di assistenza e soccorso alle popolazioni colpite, nonché l’esecuzione dei lavori di carattere urgente ed inderogabile diretti a garantire il ripristino dei servizi essenziali; c) favorire la ricostruzioine di beni pubblici e privati danneggiati o distrutti. (Omissis)”
E’ del tutto evidente che i lavori previsti per la Trentino Music Arena non rinetrano in nessuna di queste categorie ed è pertanto necessario capire in base a quali disposizioni normative la Protezione civile viene utilizzata come una normale impresa di costruzioni, togliendo, fra l’altro, lavoro proprio a quelle imprese private locali che la Giunta afferma sempre di voler tutelare ed incentivare.
Da alcune autorevoli dichiarazioni apparse sulla stampa, si apprende poi che, per far posto alla grande platea all’aperto, è necessario provvedere a rimuovere tutte le attività agricole presenti in zona, espiantando ettari di terreno produttivo di qualità, peraltro nel totale silenzio delle Organizzazioni categoriali che non levano alcuna voce in difesa della vocazione e della produzione agricola in quell’area. Ma non basta.
Si espianterà per una sola manifestazione!!! Lasciando poi una gigantesca area vuota, che pare piuttosto difficile utilizzare frequentemente in quella conformazione e strutturazione.
Dalla stessa fonte si viene anche a conoscenza della necessità di abbattimento di alcuni manufatti costituiti anche da amianto ed il cui trattamento comporta costi elevatissimi e della decisione di seminare erba su tutte le particelle fondiarie interessate all’operazione. Quest’ultima sembra essere una decisione piuttosto difficile da realizzare nelle forme classiche della semina e della crescita, posto che andiamo verso la stagione fredda e che l’erba non cresce in un giorno solo. E quindi? Sarebbe interessante sapere se la Provincia ha un “piano B”, ovvero se intende acquistare prato naturale a strisce già pronte e da posizionare su tutta l’area d’interesse e con quali costi, resi più onerosi anche dal fatto che poi quell’erba non può essere riutilizzata soprattutto se molto calpestata.
I problemi si affastellano l’uno sull’altro, se si considera che almeno parte dei lavori previsti dovrebbe necessitare di progetti che vanno discussi nelle competenti sedi comunali e verificati sotto il profilo urbanistico, visto che si tratta comunque di un cambio di destinazione d’uso dei terreni: da agricolo a servizi, con tutto quello che ciò comporta.
Risulta anche che non dovrebbe essere posizionata alcuna struttura fissa e che tutto si dovrebbe “risolvere” in una grande area verde, con un vasto anello di pista battuta, dove ci si aggancerà con i vari servizi (acque bianche e nere, alimentazione impianti, illuminazione ecc.) e con una serie indispensabile di uscite di emergenza. Ma se così stanno i progetti, cosa si intende per “Trentino Music Arena”? Un enorme prato con qualche presa di corrente e qualche scarico idraulico?
L’impressione è che gli annunci siano stati ben più pomposi della realtà e ciò vale anche per i parcheggi che, pur sommando tutte le disponibilità (aree Zuffo, ex Italcementi, Not ed altri spazi attualmente liberi), no superano la cifra totale di qualche migliaio. E il resto?
Tutto ciò premesso, si chiede di interrogare la Giunta provinciale per sapere:
- se corrisponde al vero la notizia secondo la quale nell’area interessata alla realizzazione della “Trentino Music Arena”, i lavori sono affidati alle squadre della Protezione civile ed, eventualmente, su quale dettato normativo poggia una simile decisione e quali costi la stessa comporta per il bilancio provinciale;
- se corrisponde al vero la notizia secondo la quale vanno abbattuti alcuni manufatti che contengono amianto e quindi quali eventuali costi ciò comporta a carico delle casse pubbliche;
- se corrisponde al vero la notizia secondo la quale tutta l’area interessata verrà coperta da un manto erboso e se, eventualmente, si intende acquistare le strisce di prato già pronto e con quali relativi costi nel dettaglio;
- in base a quali requisiti l’area, minimamente attrezzata come descritto in premessa, si potrà chiamare “Trentino Music Arena”, posto che non ci sarà alcuna struttura fissa e che anzi, come pubblicamente affermato dall’ Assessore competente, a conclusione dell’evento verrà tutto smobilitato;
- quanti e quali previsioni urbanistiche comunali e provinciali sono necessarie per dar corso ai lavori di sistemazione dell’area interessata dalla manifestazione;
- quante e quali aree di parcheggio disponibili possono offrire una risposta adeguata alla presumibile domanda di collocazione degli autoveicoli, posto che quelle individuate fino ad oggi rappresentano solo una minima parte degli spazi disponibili
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
Cons. Alessio Manica
LA PROPOSTA DI MOZIONE A PRIMA FIRMA SARA FERRARI
Proposta di mozione n. 445 Area San Vincenzo, interventi che non devono ipotecare il futuro
Sono iniziati i lavori di preparazione dell'area destinata ad ospitare il concerto di Vasco Rossi. Per predisporre la Trentino Music Arena, così in po’ ampollosamente è stata battezzata l’opera, verranno spianati e sistemati circa 26 ettari di terreno, per raccogliere i 120 mila spettatori attesi e costruire vie di accesso e di sfollamento. Per l’utilizzo dell’area di San Vincenzo, attualmente di proprietà di Patrimonio Trentino, nel tempo si sono susseguite diverse proposte: dapprima destinata a accogliere le nuove caserme, attualmente immaginata nel PRG come area sportiva.
Sul suo utilizzo definitivo il dibattito è ancora in corso, con la comunità di Mattarello preoccupata di una possibile urbanizzazione che potrebbe determinare una continuità con la città, trasformando il sobborgo in quartiere urbano. Da notizie giornalistiche si apprende che per il concerto verranno realizzate poche opere infrastrutturali, il palco, i servizi igienici, i collegamenti fognari, considerando i 120 mila ospiti, e poco altro. Il timore diffuso è che ciò che verrà costruito possa costituire la base per una futura pesante infrastrutturazione dell’area, incidendo sulle soluzioni urbanistiche che invece dovranno essere trovate attraverso il dibattito pubblico ed il confronto istituzionale tra Provincia e Comune di Trento.
Tanto premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale a non effettuare alcuna infrastrutturazione permanente nell’apprestare la Trentino Music Arena per il concerto di Vasco Rossi, ma realizzare solo interventi provvisori e facilmente reversibili, al fine di non condizionare le future progettualità della comunità su quell’area.
cons.ra Sara Ferrari
cons. Alessio Manica