Oggi nella seduta della prima commissione legislativa del Consiglio provinciale, chiamata a votare la proposta di legge che cancella la doppia preferenza di genere dalla legge elettorale trentina, le minoranze hanno abbandonato la seduta, in protesta per la conduzione della presidente Vanessa Masè.
Trento, 20 ottobre 2021
A seguito, infatti, della presa di distanza della consigliera Paola Demagri dal testo unificato, rimanendo la sola consigliera Masè come proponente della legge, le minoranze hanno richiesto che la stessa cedesse la conduzione della seduta al vicepresidente, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio di mancanza di garanzia istituzionale.
A questa scorrettezza la presidente ne ha aggiunta una più grave, giudicando inammissibili, nel suo ruolo di presidente, alcuni emendamenti alla sua stessa proposta di legge, presentati dal consigliere Alex Marini, perché ritenuti da lei non pertinenti, quando la norma in realtà si intitola “Modificazione della legge elettorale 2003” e quindi contempla la possibilità di intervenire su tutto il testo elettorale.
Le minoranze, nelle persone della consigliera Sara Ferrari e dei consiglieri Alex Marini, Ugo Rossi e Paolo Zanella hanno ribadito la richiesta alla presidente di ripristinare una garanzia istituzionale, cedendo il governo della seduta al vice presidente e di rivalutare l’ammissibilità degli emendamenti. Masè ha respinto senza motivazione questa richiesta, dichiarando di assumersi pienamente la responsabilità di quanto deciso e di voler proseguire i lavori con la propria direzione.
I consiglieri e la consigliera di minoranza hanno allora ritenuto di non avallare con la propria presenza questo atto di forza, che costituisce un precedente di grave scorrettezza istituzionale e hanno quindi abbandonato la seduta, inviando una lettera di segnalazione e protesta al presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.
Cons.ra Sara Ferrari
Cons.re Alex Marini
Cons.re Ugo Rossi
Cons.re Paolo Zanella