Da oggi anche il Trentino si dota di una legge organica che raccoglie tutti gli interventi finalizzati a garantire salute e miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) attraverso l’inserimento sociale e lavorativo.Trento, 6 ottobre 2021
La capogruppo del Pd del Trentino, Sara Ferrari, dopo aver incassato il via libera alla proposta di legge in commissione il 13 settembre scorso, ha presentato oggi in aula il testo, già sottoscritto da tutti i consiglieri del Pd, intitolato Disposizioni in materia di inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico
Il provvedimento riconosce l’esistenza di azioni e servizi alcuni già in essere da anni che vengono qui però sistematizzati in norma, come la diagnosi precoce, il percorso di presa in carico multidisciplinare, gli interventi personalizzati, i servizi socio-sanitari, l’inclusione scolastica e l’offerta formativa, i servizi di sostegno alle persone e alle loro famiglie, i progetti abitativi. Si precisano meglio le modalità di un inserimento lavorativo, che miri a valorizzare le capacità di ciascuno, gli incentivi all’occupazione, il monitoraggio e la verifica sull'attuazione e l’efficacia delle misure messe in campo.
La Provincia di Trento da tempo è attiva per quanto riguarda l'inserimento comunitario di queste persone attraverso misure all'avanguardia con percorsi scolastici, formativi e sociali. Tuttavia sono rimaste ancora questioni aperte, che questa legge prova ad affrontare in modo integrato tra sanità, sociale, scuola e Agenzia del lavoro. Molti aspetti problematici sono condivisi con l'ambito complessivo delle diverse fragilità, ma quello delle persone affette da disturbi dello spettro autistico è un gruppo che ha caratteristiche proprie nella variabilità di ogni esperienza personale che è diversa e va affrontata con risposte personalizzate e integrate tra più servizi pubblici. Il Trentino da oggi disporrà nel merito di una propria normativa, che regola la condivisione tra realtà pubbliche (Agenzia del lavoro in primis) e aziende private per esperienze di occupazione stabile. Le esigenze delle persone con disturbi dello spettro autistico sono le più varie e, ovviamente, non possono essere conosciute a priori dai datori di lavoro e dai colleghi. Di qui la necessità di informazione e formazione specifiche; perchè un ambiente di lavoro che accolga, anche involontariamente, nel modo sbagliato una persona con DSA rende estremamente difficoltoso, se non impossibile, l'inserimento lavorativo, che, invece, poggia su tre pilastri stabiliti per legge: un programma di interventi personalizzato, l'individuazione di un responsabile del programma che ne coordini e curi la realizzazione, la formazione sul posto di lavoro, sia della persona coinvolta che dei datori di lavoro e colleghi.
La legge, che prevede anche il monitoraggio e la valutazione degli esiti di questi percorsi di inserimento, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale, che ha espresso corale soddisfazione per la proficua collaborazione tra la proponente e la Giunta, che ha dato luogo alla proposta condivisa.
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