Le politiche per la casa e per l’edilizia abitativa (ERP) hanno e sempre più avranno un ruolo strategico per garantire un alto livello di coesione, benessere ed uguaglianza sociale. Nell’incontro sul presente e il futuro dell'edilizia residenziale organizzato da ITEA e svoltosi ieri mattina i relatori di SDA Bocconi e Nomisma hanno confermato che grazie alle scelte lungimiranti compiute nei decenni passati dalla nostra Provincia, il Trentino si colloca ai vertici in Italia per disponibilità di alloggi di edilizia popolare, con circa 12 mila unità ed una media di quasi 20 ogni mille abitanti, con però il 9% di alloggi sfitti, e hanno segnalato la criticità dell’alto canone mensile medio, il più elevato tra le aree rilevate.Alessandro Olivi, 22 settembre 2021
Guardando al futuro, i relatori hanno sottolineato come le principali sfide per ITEA siano legate alla capacità di garantire soluzioni abitative ai nuclei numerosi con genitori under 45 e con una prevalenza di cittadini stranieri; alle migliaia di nuclei che si trovano in una situazione di disagio abitativo – in particolare a quelli che non godono di alloggi ERP; la riduzione degli affitti per le case popolari e la capacità di creare un dialogo tre le politiche abitative e le altre, al fine di aumentare la qualità della vita dei cittadini.
A queste sfide importanti la Giunta Fugatti non è stata in grado fin qui di dare alcuna risposta, e si è anzi spesa nell’adozione di decisioni in netto contrasto con una prospettiva di ampliamento e maggior inclusività delle politiche abitative. Non solo la Giunta in questi anni non ha destinato nuove risorse alla costruzione o al recupero di ulteriori alloggi ERP, ma ha fatto di ITEA la cavia da laboratorio di politiche regressive e propagandistiche. Tra queste rileva in particolare la decisione di introdurre il requisito di 10 anni di residenza in Italia per accedere sia agli alloggi pubblici sia al contributo economico per il pagamento dei canoni, decisione che è stata poi cassata sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello di Trento, che ne ha pure ha ritenuto superfluo il rinvio alla Corte costituzionale e ne ha ordinato la disapplicazione.
Proprio per garantire la conoscenza dell’evoluzione delle politiche abitative provinciali rispetto ai bisogni abitativi, con un emendamento presentato dal Cons. Alessandro Olivi alla manovra di bilancio 2021 – poi approvato dal Consiglio - è stato stabilito che la Provincia indice annualmente una conferenza alla quale partecipano i rappresentanti dei comuni e delle comunità, un rappresentante dell’associazione degli inquilini maggiormente rappresentativa, un rappresentante di ITEA spa e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nonché un componente della competente commissione consiliare, allo scopo di fornire l’informazione sull’attuazione della programmazione provinciale in materia di edilizia abitativa ed acquisire le eventuali osservazioni e proposte dei soggetti partecipanti.
Il tema delle politiche abitative, ed in particolare quello dell'edilizia popolare, e sempre più urgente all'interno della nostra comunità. L'emergenza COVID ha accresciuto le disuguaglianze sociali e fatto aumentare notevolmente il numero dei nuclei familiari a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il consigliere segnala anche la carenza di alloggi e la necessità di individuare soluzioni concrete per garantire i bisogni dei lavoratori stagionali impegnati al servizio delle aree ad alta densità turistica.
Per tutte queste ragioni Olivi chiede alla Giunta di convocare urgentemente la Conferenza per l'edilizia abitativa così come stabilito nella norma approvata su sua proposta dal Consiglio provinciale.
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Partito Democratico del Trentino