Da molti mesi i Comuni trentini denunciano una situazione di grave emergenza per quanto riguarda la disponibilità di personale. In alcune situazioni tale emergenza ha visto addirittura le dimissioni da parte del Sindaco, impossibilitato a gestire e garantire non solo la straordinaria ma anche l'ordinaria amministrazione.
Trento, 22 settembre 2021
Lo scorso aprile, con i soliti toni trionfalistici, l’Assessore provinciale agli enti locali Gottardi dichiarava di aver adottato decisioni in grado “di dare risposta ai Comuni caratterizzati da maggiori carenze di organico” - quelli con meno di 5000 abitanti in particolare - a “conferma del riconoscimento del fondamentale ruolo di presidio dei Comuni, rafforzandone l'organico, per offrire sul territorio servizi di qualità e più veloci ed efficaci."
Con delibera del 10 settembre scorso la Giunta, per far fronte alle nuove assunzioni di personale da parte dei Comuni in gestione associata, del Comun General de Fascia e della polizia locale, ha deciso di stanziare € 100.000,00 per l’esercizio finanziario 2021, € 200.000,00 per l’esercizio finanziario 2022 e € 100.000,00 per l’esercizio finanziario 2023, prevedendo per il primo anno un sostegno al 100% e per i due successivi a quello dell'assunzione del 75 e del 50%.
Peccato che 100.000 € coprano circa il costo lordo di 2 funzionari livello D evoluto, 2,5 funzionari livello D base e 3 o 3,5 funzionari livello C evoluto e C base. Spalmato sui circa 145 Comuni con meno di 5000 abitanti, scopriamo che la Giunta con questo atto garantisce la copertura dei costi di circa (in media) 0,02 unità di personale per Comune con meno di 5000 abitanti.
Non c'è che dire! Dopo il rinvio a data da destinarsi della annunciata riforma degli enti locali, dopo il commissariamento fino alla fine del 2022 delle Comunità e dopo il pasticcio sulla riforma dei segretari comunali che ha lasciato molti comuni senza Segretario, siamo certi che questa nuova iniziativa della Giunta riuscirà certamente a risolvere la situazione emergenziale denunciata dagli enti locali trentini.
Il Cons. Alessio Manica