L’uscita di scena del direttore del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Francesco Nardelli costituisce senza dubbio l’ennesimo danno per la cultura trentina e per l’intera comunità, come sempre accade quando si perde un professionista colto, preparato e capace.
Sara Ferrari 16 settembre 2021
Pur non volendo entrare nelle dinamiche che hanno portato il dott. Nardelli alla sofferta, quanto dignitosa, decisione di “togliere il disturbo”, colpisce la pervicace volontà del governo provinciale leghista di eliminare direttamente o indirettamente tutti coloro che sono giudicati “non allineati” a prescindere dagli evidenti risultati de loro lavoro.
Si cominciò con il prof. Segré, alimentarista di fama europea alla guida della Fondazione Edmund Mach e con il dott. Bordon, direttore dell’ APSS, per “cacciare” poi il prof. Kezich dal Museo Etnografico di San Michele all’Adige, cancellare di fatto il Festival dell’Economia per “incompatibilità” nei riguardi del prof. Boeri e dell’Editore Laterza ed arrivare, infine, alla costruzione di condizioni tali da “imporre” le dimissioni del dott. Nardelli. Tutto questo nel più completo silenzio/assenso dell’ Assessore alla Cultura.
Nel testimoniare al dott. Francesco Nardelli una sincera solidarietà, il Gruppo consiliare provinciale del PD esprime un sincero plauso per il prezioso lavoro svolto ed forte rammarico per dimissioni che palesano ancora una volta la prevalenza di altre ragioni su quelle della promozione culturale civile di questa terra.