Gruppo PD del Trentino - Lettera ai Sindaci dei Comuni del Trentino su piccole derivazioni idroelettriche

Gentile Signora Sindaca, Egregio Signor Sindaco,
giovedì 29/07 il Consiglio provinciale ha approvato il disegno di legge n. 110 proposto dalla Giunta provinciale e avente ad oggetto l’assestamento di bilancio.
Trento, 3 agosto 2021


I principali temi di discussione sono stati l’ulteriore commissariamento delle Comunità fino al 31/12/2022, al quale noi ci siamo fermamente opposti per la forte incertezza che che ciò determinerà in capo a Comunità e Comuni, ma soprattutto l’articolo sulle piccole derivazioni idroelettriche. Passaggio resosi necessario in virtù della contestazione pressoché totale da parte del Governo, e accettata dalla Giunta, della legge approvata lo scorso maggio, norma alla quale già ci eravamo opposti prefigurando i rischi di una tale iniziativa legislativa, e che si sono poi puntualmente verificati.
Con l’art. 30 della legge di assestamento di bilancio infatti, relativo alle piccole derivazioni idroelettriche e approvato con i voti di Lega Trentino per Salvini Premier, Civica Trentina, Progetto Trentino, Forza Italia, Lista Fassa e grazie all’astensione determinante dei Consiglieri Degasperi e Degodenz si è, a nostro avviso, determinato un grave danno alla nostra Autonomia e al nostro territorio.
In cambio di una mini proroga fino al 2024 delle concessioni già scadute, la maggioranza ha sancito in legge che le piccole concessioni alla loro scadenza dovranno essere messe a gara. L’illusione della norma approvata lo scorso maggio è stata spazzata via dalle osservazioni dei Ministeri, dimostrando che prima di sottoporla al Consiglio provinciale la Giunta non aveva costruito nessun rapporto solido con il Governo. Avevamo messo in guardia, con le altre forze di minoranza, che ci si stava incamminando sulla strada sbagliata, e che era necessario un ampio confronto con tutti i soggetti interessati, a cominciare dagli enti locali, ma i nostri appelli sono rimasti inascoltati dalla maggioranza.
In questo tornata consiliare abbiamo cercato di sospendere la norma o di abrogarla, chiesto alla maggioranza di prendere atto dell’errore e di azzerare tutto ripartendo con un nuovo percorso, insieme alle autonomie locale e alle altre regioni alpine, aprendo un confronto con Governo ed Europa.
In questo modo abbiamo inteso anche dare risposta all’appello arrivato da molti Sindaci trentini, giustamente preoccupati per la perdita di controllo sull'acqua e sul suo sfruttamento. Ma i Consiglieri di maggioranza sono andati ostinatamente alla conta, accettando anche di perdere qualche pezzo pur di approvare la norma.
Così ora siamo il primo territorio in Europa ad avere stabilito con legge la messa sul mercato delle piccole concessioni: uno straordinario record in negativo. La nostra Autonomia esercitata al contrario.
Riteniamo grave quello che è successo, una responsabilità politica che non può passare sotto silenzio per via di una illusoria proroga fino al 2024. Il Trentino, a nostro avviso, ne esce indebolito ed è per questo che abbiamo ritenuto importante portare alla vostra attenzione queste nostre riflessioni.

Dando fin d’ora la nostra disponibilità per prossime riflessioni o iniziative sul tema l'occasione è gradita per porgerVi i più cordiali saluti.


Cons.ra Sara Ferrari
Cons. Alessio Manica
Cons. Alessandro Olivi
Cons. Giorgio Tonini
Cons. Luca Zeni