Il disagio dei cittadini e delle cittadine del Trentino causato loro dalla logistica inadeguata del nuovo centro vaccinale drive through a Mattarello sta a cuore al Pd del Trentino, che dopo due interrogazioni ritorna sulla problematica con una mozione con cui si chiede alla Provincia di rilocalizzare le vaccinazioni COVID-19 di Trento ampliando gli orari di operatività presso gli spazi del CTE, ancora utilizzati dalla Croce rossa nel fine settimana.
Sara Ferrari, 25 giugno 2021
“ Polvere, caldo asfissiante, code, smog; questo è quello che hanno testimoniato spesso le trentine e i trentini chiamati a mettersi in coda per vaccinarsi presso il centro drive through di Trento Sud. E stessa sorte è toccata ad operatori, volontari, personale medico, infermieri e assistenti sanitari ed amministrativi, come testimoniano anche il ritiro della disponibilità di vari volontari e l’aumento dei casi di malattia tra i dipendenti dell’APSS lì impegnati”.
Il centro di Trento Sud, per i Dem potrebbe essere, invece, utilizzato come valvola di sfogo in caso di necessità o per i picchi di prenotazioni. Mentre si ritiene necessario vaccinare le persone anziane e i soggetti fragili esclusivamente presso il CTE.
Nella mozione si sollecita anche a completare l’infrastruttura del drive through di Trento Sud con ulteriori spazi coperti, sistemi di bagnatura del fondo ghiaioso, uscite di emergenza, servizi di ristoro, così come a migliorare e a mettere in sicurezza l’accesso dei ciclisti e dei pedoni.
Nel dispositivo c’è anche il riferimento al luogo vaccinale dell’Alto Garda, zona per cui si chiede altrettanto una sede più confortevole dell’attuale Piazzale Arcese, che garantisca migliore accessibilità anche ciclopedonale e in grado di sostenere le eventuali vaccinazioni dei turisti.
cons.a Sara Ferrari
IL TESTO DELLA MOZIONE
Trento, 22 giugno 2021
Proposta di mozione n. 400
Rilocalizzare le vaccinazione COVID-19 di Trento presso il CTE
Polvere, caldo asfissiante, code, smog; questo è quello che trovano spesso le trentine e i trentini chiamati a mettersi in fila per vaccinarsi presso il centro drive through di Trento Sud. E stessa sorte tocca agli operatori, volontari, personale medico, infermieri e assistenti sanitari ed amministrativi, come testimoniano anche il ritiro della disponibilità di vari volontari e l’aumento dei casi di malattia tra i dipendenti dell’APSS lì impegnati.
In questi giorni di grande caldo e zero piogge, la situazione è stata anche peggiore e non si contano ormai più le segnalazioni di disagio da parte degli utenti. La situazione è aggravata dalla quasi completa assenza di infrastrutture, che rende quindi l’esperienza di questa delicata procedura ancora più pesante, tanto in fase di attesa del vaccino quanto in quella successiva alla somministrazione.
Peraltro presso il centro mancano anche una corsia di emergenza e un’uscita di sicurezza, tanto che chi per esigenze straordinarie ha avuto bisogno di lasciare il centro prima della somministrazione del vaccino ha dovuto cimentarsi in manovre tutt’altro che agevoli e veloci.
A ciò si aggiungono i disagi provocati dalla collocazione decentrata del centro drive through, che lo rende difficilmente raggiungibile a piedi o in bici, obbligando di fatto all’accesso tramite macchina se non in rari casi. Per chi decide coraggiosamente di recarsi comunque al centro vaccinale a piedi o in bici i disagi sono, se possibile, anche peggiori di quelli che attendono gli automobilisti, vista la quasi completa assenza di infrastrutture e predisposizioni in grado di accogliere pedoni e ciclisti.
Tutti questi disagi erano ampiamente preventivabili, tanto che li anticipammo in un’interrogazione dello scorso maggio in cui scrivevamo che l'idea di realizzare un centro vaccinale in un grande piazzale sotto delle tensostrutture, non sembrava così brillante, perché era già allora facile immaginare da una parte il disagio per gli utenti e dall'altra quello degli operatori, costretti a passare ore in un piazzale sotto il sole.
La scelta di realizzare un drive through sotto il sole in estate continua ad apparirci illogica ed inspiegabile, anche alla luce delle scelte fatte dai territori vicini – le cui performance vaccinali continuano peraltro ad essere migliori di quelle della nostra Provincia – ma soprattutto in virtù del fatto che la precedente collocazione presso il Centro Trento Expo si era rivelata efficiente ed efficace, apprezzata dagli utenti e dagli operatori, e anche dal Generale Figliuolo in occasione della sua visita. Soprattutto, non si erano mai manifestati i disagi che invece si palesano sovente nelle ultime settimane.
Peraltro, a quanto risulta, gli spazi del CTE sono ancora in affitto e quindi nelle disponibilità della Provincia, come dimostra anche l’utilizzo che ne viene fatto dalla CRI per le vaccinazioni del fine settimana. Inoltre, sempre a quanto risulta, le strutture del CTE riuscivano a garantire anche la disponibilità di spazi adeguati a gestire meglio la procedura vaccinale, soprattutto in casi di emergenza o necessità specifiche ed ulteriori. La posizione centrale consentiva anche la fruizione della struttura a piedi o in bici e da più parti viene confermato che sarebbe sufficiente un prolungamento dell’orario delle operazioni vaccinali per soddisfare lo stesso numero di utenti attualmente presi in carico presso il centro drive through di Trento Sud.
Anche nella area dell’Alto Garda risulta incomprensibile la decisione di svolgere le vaccinazioni in un nudo piazzale di una ditta di trasporti, anziché in una delle tante strutture fieristiche e congressuali disponibili della zona.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio impegna la Giunta provinciale
1.a rilocalizzare le vaccinazioni COVID-19 di Trento presso gli spazi del CTE, ampliando gli orari di operatività;
2.ad utilizzare il centro drive through di Trento Sud come valvola di sfogo in caso di necessità o picchi di prenotazioni.
3.a vaccinare le persone anziane e i soggetti fragili esclusivamente presso il CTE;
4.a completare l’infrastrutturazione del centro drive through di Trento Sud con ulteriori spazi coperti, sistemi di bagnatura del fondo ghiaioso, uscite di emergenza, servizi di ristoro;
5.migliorare e mettere in sicurezza l’accesso dei ciclisti e dei pedoni;
6.a prevedere anche per la zona dell’Alto Garda un altro luogo vaccinale più confortevole del Piazzale Arcese, che garantisca migliore accessibilità anche ciclopedonale e in grado di sostenere anche le eventuali vaccinazioni dei turisti.
cons.a Sara Ferrari
cons. Giorgio Tonini
cons. Luca Zeni
cons. Alessandro Olivi