Inaugurato in occasione della recente visita del Commissario straordinario all'emergenza Covid-19, il Centro vaccinale “San Vincenzo” di Trento, mostra già, come riportato anche dalla stampa in questi giorni, molte disfunzioni e disagi per gli utenti, contribuendo così ad un ulteriore rallentamento della campagna vaccinale che vede il Trentino agli ultimi posti a livello nazionale.
Luca Zeni, 8 giugno 2021
A tale proposito, il Consigliere provinciale Luca Zeni del Partito Democratico del Trentino ha presentato oggi un'interrogazione in Consiglio provinciale, sottolineando come la collocazione in una zona disagevole da raggiungere se non con un automezzo; un piazzale sterrato che diventa fangoso quando piove; lunghissime code di attesa con automobili accese e ferme e tensostrutture di vaccinazione con un’inerzia termica quasi nulla, unitamente all’elevatissimo costo speso per creare una tale struttura e stimato in oltre un milione di euro, necessitino di un profondo chiarimento da parte dell’ Assessore competente.
Il Cons. Zeni ha quindi chiesto alla Giunta provinciale di conoscere il costo complessivo dell'opera; quali provvedimenti si intendono attivare per ovviare ai palesi disagi e se non si ritenga utile riattivare il centro vaccinale al C.T.E., per assicurare qualche comodità almeno all’utenza cittadina.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Mentre i dati nazionali indicano il Trentino come il territorio con la più alta percentuali di dosi vaccinali disponibili non somministrate, e le proiezioni come il territorio che raggiungerà per ultimo l’immunità di gregge, ha aperto il centro vaccinale di San Vincenzo a Trento.
Presentato in pompa magna come il più grande d’Italia, la partenza ha evidenziato molti disagi. Erano state molte le perplessità sollevate di fronte alla scelta di costruire una tensostruttura in un piazzale fuori città, in particolare per i possibili disagi per gli utenti, e pare che molte di queste preoccupazioni si siano rivelate fondate:
- raggiungere il centro a piedi o in bicicletta è molto difficoltoso, anche perché è necessario percorrere un tratto della provinciale che collega Trento sud e Mattarello, molto trafficata;
- il piazzale, in gran parte sterrato, diventa fangoso e scomodo quando piove;
- le lunghe attese dei primi giorni costringono le persone a stare con l’auto ferma e accesa, per poter usufruire dell’aria condizionata;
- i tendoni, che hanno una inerzia termica pressoché nulla, sono molto caldi in questo periodo estivo, e saranno molto freddi nella stagione invernale.
Risulta inoltre che il costo dell’opera (un piazzale sterrato con un tendone) sia stato elevatissimo, intorno al milione di euro, ricomprendendo anche il costo del lavoro del personale provinciale dedicato alla realizzazione.
Tutto ciò premesso si chiede alla giunta:
1) quale sia stato il costo complessivo dell’opera, comprendendo ogni voce, compreso il costo del lavoro del personale coinvolto nella realizzazione, se corrisponda al vero che il costo sia stato di circa 1 milione di euro, e, in caso di risposta affermativa, come sia possibile un costo così elevato per una tensostruttura su un piazzale sterrato;
2) quali provvedimenti si intendono mettere in campo per ovviare ai disagi che si sono creati nei primi giorni di funzionamento del centro e con quali tempistiche;
3) se non si ritenga che per un miglior servizio ai cittadini sarebbe opportuno mantenere un centro vaccinale anche all’interno della città, al coperto, come quello presso il CTE.
A norma di Regolamento si chiede risposta scritta.
Distinti saluti
avv. Luca Zeni