Cgil Cisl Uil: la crescita economica deve garantire anche equità e coesione sociale. La proposta di legge su contrattazione e rappresentanza va nella giusta direzioneTrento, 24 maggio 2021
“Tutte le politiche pubbliche finalizzate a sostenere lo sviluppo economico e le imprese locali anche attraverso misure di incentivo e sgravi fiscali, non possono trascurare il tema dell’equità sociale. Per questa ragione riteniamo giusto che queste politiche siano legate al rispetto dei contratti collettivi di lavoro. La proposta di legge sul contrattazione e rappresentanza, dunque, va nella giusta direzione”. Lo sostengono i tre segretari provinciali di Cgil Cisl Uil del Trentino. “Il nostro territorio vuole continuare a caratterizzarsi per positive relazioni industriali come fattore decisivo per favorire un modello di crescita economica rispettoso anche dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. E’ giunto il momento di tradurre questa prassi in un provvedimento legislativo. Ne avrebbe un vantaggio l’interna comunità trentina”, sostengono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Per i sindacati l’urgenza di muoversi in questa direzione è duplice: da una parte la messa in campo di ingenti risorse per sostenere la ripresa economica, sia nell’ambito delle manovre provinciali sia del Piano nazionale di ripresa e resilienza; dall’altra la preoccupazione che nel quadro di incertezza attuale si possano verificare altri casi Sicor con la cancellazione del contratto nazionale di lavoro e della contrattazione integrativa. “La vertenza Sicor, seppur isolata, rappresenta un precedente grave per le relazioni industriali trentine – proseguono i tre segretari -. Crediamo che alla vigilia dell’avvio del Pnrr sia importante fissare alcuni punti fermi per favorire una ripresa che sia crescita economica e crescita della qualità del lavoro. Dalla crisi si esce anche insieme, non gli uni contro gli altri”.
Cgil Cisl Uil auspicano dunque che sul disegno di legge possa convergere un consenso largo da parte di tutte le forze politiche presenti in Consiglio provinciale così come del mondo delle imprese. “E’ un’occasione per mettere alla prova la spinta innovativa dell’Autonomia trentina nell’ambito dell’economia e del lavoro”, concludono i tre segretari.
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