Volontariato del soccorso, per la Giunta importante solo a parole
I discorsi di tutti i politici sono pieni di retorica sull’importanza della rete del volontariato, in particolare nel settore della protezione civile e del soccorso. Perché, soprattutto in Trentino, fanno la differenza.
Luca Zeni, 14 maggio 2021
Le associazioni del soccorso garantiscono urgenza, emergenza, trasporto sanitario e trasposto materiale biologico, grazie all’impegno costante di oltre 2500 volontari. Per consentirne il funzionamento c’è una convenzione del 2016 tra Provincia, azienda sanitaria e associazioni, che vale oggi 8,5 milioni all’anno. Scade a dicembre 2021. La maggioranza leghista in Consiglio provinciale ha approvato oggi una norma che recepisce solo in parte il nuovo codice del Terzo Settore nazionale, aprendo la strada alla “possibilità” di affidamento in convenzione, mediante “procedure comparative”. Altrimenti gara.
Con un ordine del giorno ho chiesto di “ritenere prioritario, nei rapporti con le associazioni di volontariato del soccorso, le possibilità previste dalla normativa statale e provinciale basate sugli affidamenti in convenzione”. Cioè di puntare al rinnovo della convenzione. Purtroppo la maggioranza leghista ha bocciato il testo, oltre ad alcuni emendamenti rafforzativi di questa strada.
Non rassicurano le dichiarazioni fatte in aula dall’assessore alla salute di voler procedere al rinnovo della convenzione (se così fosse, perché bocciare l’ordine del giorno?), e le spiegazioni rispetto ai vincoli della norma nazionale. Queste ultime fanno sorridere, visto il rapporto elastico che ha questa maggioranza con il diritto, con norme impugnate e demolite dalla Corte Costituzionale ormai in continuazione. Ma se così fosse, e ci fossero vincoli maggiori per il futuro, vista l’importanza del sistema del volontariato del soccorso, la giunta dovrebbe proporre una norma di attuazione per poter preservare il modello attuale!
A mio avviso anche con il testo di legge approvato rimane la centralità della volontà politica: cioè decidere se voler procedere ad un rinnovo della convenzione o se aprire a una gara, che rischierebbe però di provocare danni irrimediabili ad un sistema tanto essenziale quanto delicato. L’invito che ho rivolto alla Giunta provinciale, per rassicurare tutti, è di incontrare i rappresentanti delle associazioni, bypassati su questa norma, e di avviare un confronto che punti al rinnovo della convenzione al più presto. Speriamo che almeno questo invito venga recepito.