Si rafforza l’impegno a sostenere operatori economici, lavoratori stagionali l’occupazione nel settore del turismo, l’occupazione e l’imprenditoria femminile, grazie all’approvazione in II commissione e in aula di quattro emendamenti e due odg proposti dal gruppo Pd.
Gruppo consiliare PD, Trento, 14 maggio 2021
Soddisfazione nel Gruppo Pd per l’inserimento nel Ddl 96 (manovra anticrisi della Giunta) delle misure proposte dal Partito Democratico per rafforzare il sostegno al tessuto economico trentino, al settore del turismo, all’occupazione e all’imprenditoria femminile.
In particolare per l’occupazione e l’imprenditoria femminile è stata inserita l’integrazione dei fondi di garanzia per l’imprenditoria femminile (emendamento del consigliere Alessandro Olivi all’art. 16). Nel dettaglio il provvedimento prevede che le imprese a partecipazione femminile, con sede legale od operativa in provincia di Trento, accedano più facilmente e più rapidamente al credito, attraverso la concessione da parte della Provincia a Confidi Trentino imprese di un finanziamento straordinario di 500.000 euro per l'anno 2021, destinato all'integrazione dei fondi rischi.
La Giunta poi si è impegnata, con l’approvazione dell’Odg 27 della Consigliera Sara Ferrari a riattivare il bando per l’imprenditoria femminile e giovanile con contributi a fondo perduto; al sostegno alle libere professioniste e alle imprenditrici che si assentano dal lavoro per motivi di cura ; ad introdurre meccanismi premiali per le aziende certificate Family audit all’interno dei finanziamenti previsti dalla legge provinciale 6 di sostegno all’economia; a promuovere all’interno di Agenzia del lavoro iniziative per le competenze digitali rivolte alle donne disoccupate.
Inoltre, con l’approvazione dell’Odg (29) di Sara Ferrari in merito all’occupazione qualificata nel settore del turismo la Giunta si è impegnata a porsi l’obiettivo dell’occupazione di lungo periodo dei giovani formati in campo alberghiero ricettivo del sistema scolastico trentino, garantendo così la qualità dei servizi offerti nelle strutture ricettive locali
Tra gli emendamenti del consigliere Alessandro Olivi approvati in II commissione c’è la proposta degli indennizzi provinciali in favore degli operatori economici calcolati tenendo conto del calo di fatturato delle imprese durante il periodo compreso tra il 1° novembre 2020 e il 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo della stagione turistica invernale 2018-2019. Il riconoscimento di un’ indennità una tantum ai lavoratori stagionali non occupati o occupati in modo ridotto, durante la scorsa stagione invernale che terrà conto anche dei carichi familiari. Mentre per coloro che rimarranno inattivi ci sarà un percorso di aggiornamento con il riconoscimento di un incentivo economico finale.
Approvati in aula l’emendamento all’ art.5 di Olivi che prevede che in ogni Apt sarà attivato un concorso di idee aperto alla partecipazione dei giovani di età fino a 30 anni sul futuro della destinazione territoriale di riferimento a seguito dell'esperienza della pandemia Covid-19, al fine di promuovere nei territori processi di innovazione del prodotto turistico all’insegna della sostenibilità ambientale e di nuove forme di ospitalità
Alessandro Olivi (Pd) ha spiegato che il Dddl 93 presentato e poi ritirato aveva lo scopo di essere un contributo di stimolo critico durante i lavori della II Commissione. Resta ferma la convinzione per Olivi che, anche se nel ddl della Giunta vi sono alcune proposte concrete a sostegno delle aziende, manca un forte impegno orientato alla ripresa.
Anche la capogruppo Sara Ferrari sostiene, con un certo disappunto, che in merito agli aiuti alle famiglie non state date le risposte più adeguate. “Dalla manovra sono rimaste fuori tutte quelle famiglie che non hanno accesso ai buoni di servizio e inoltre l’apertura delle scuole dell’infanzia impedisce ai genitori di bambini tra 3 e i 6 anni di avere aiuti per attività ricreative alternative”. Sara Ferrari ha quindi invitato ancora una volta l’esecutivo a confrontarsi con le parti sociali in un iter condiviso per trovare una soluzione “mista” che metta insieme maestre, educatori del Terzo settore e le scuole, viste le competenze specifiche del Trentino nel settore della conciliazione vita-lavoro.