«Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi "non sapevano": accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata», diceva Gorbaciov.
Michele Brugnara, 26 aprile 2021
Il 16 aprile il Consiglio comunale di Trento ha approvato, in seconda e ultima adozione, la delibera riguardante la riqualificazione dell'Area Destra Adige - ex Italcementi (circa 9 ettari di superficie), un brano significativo di città compreso tra il borgo antico di Piedicastello e la rotatoria della tangenziale. Si tratta di uno degli atti politici e amministrativi più strategici degli ultimi 10 anni del Consiglio comunale di Trento per lo sviluppo del capoluogo nei prossimi 3 lustri. Un Piano Guida - che costituisce Variante al PRG - frutto di proficua sinergia tra Patrimonio del Trentino (proprietaria di gran parte dell'Area) e Comune di Trento e di un percorso di partecipazione con la città, con la comunità locale e con i vari portatori di interesse.
Una riflessione locale e una globale. La prima. Si tratta di un compendio che negli anni ha subito varie trasformazioni, anche laceranti, come l'insediamento della prima fabbrica di Trento per la produzione del cemento e la realizzazione di un tracciato di viabilità urbana di grande scorrimento. Immaginiamo allora il Piano Guida per il nuovo quartiere non solo come un progetto di rigenerazione urbana, ma anche una sorta di risarcimento per il vecchio borgo.
La seconda. A livello globale le città giocano un ruolo importante nella sfida della neutralità climatica. Le città sono infatti responsabili, secondo alcune stime, dell'80% delle emissioni di gas serra e hanno un impatto determinante sulla crisi climatica e il riscaldamento globale. Con il Green Deal europeo l'Unione europea e gli Stati membri si sono impegnati a raggiungere il traguardo della neutralità climatica, le cosiddette "emissioni zero", entro il 2050; la Commissione ha proposto l'obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030. Realizzare città e comunità sostenibili è l'obiettivo n.11 dell'Agenda 2030 dell'ONU per lo Sviluppo Sostenibile. La sostenibilità urbana è intesa come sostenibilità sociale, ambientale ed economica, le tre dimensioni vengono sempre considerate in maniera unitaria ed integrata. La sfida della neutralità climatica rappresenta una necessità e al tempo stesso un'enorme opportunità per rendere più sostenibili le città modernizzandole, migliorando la qualità della vita dei cittadini e ottenendo importanti ricadute economiche a livello locale.
Partendo dal pensiero iniziale e da queste due riflessioni abbiamo proposto un documento (ordine del giorno n.159 collegato alla delibera), firmato da tutto il Consiglio comunale e approvato all'unanimità, con tre indirizzi qualificanti che si auspica potranno essere adottati nella progettazione dei Piani Attuativi dei vari Comparti edificatori e Ambiti intercompartimentali.
1) Qualità architettonica e preferenza per utilizzo di concorsi di progettazione. Vista l'importanza degli interventi è auspicabile che il futuro sviluppo dell'area sia gestito puntando ambiziosamente ad alti standard di qualità architettonica per disegnare un nuovo quartiere moderno, funzionale, vivibile e, perché no, anche bello. Al fine di raggiungere questo obiettivo si auspica che i proprietari delle aree utilizzino prevalentemente il criterio dei bandi di progettazione per gli interventi previsti nei vari comparti: dal centro espositivo e polifunzionale alle residenze universitarie, dal parco urbano con fascia pedonale e ciclabile. lungo il fiume Adige alle nuove residenze, dalla stazione di valle della Funivia Trento - Monte Bondone al nuovo ponte pedonale e ciclabile sul fiume, dal parcheggio pubblico di attestamento ai diversi altri comparti.
2) Sostenibilità e qualità della vita: realizzazione di un eco-quartiere a emissioni zero. E' auspicabile che i vari comparti vengano progettati e realizzati secondo i criteri basati sul concetto dello sviluppo sostenibile, in modo da unire alta qualità della vita e tutela ambientale. Un eco-quartiere, con l'obiettivo della neutralità climatica in linea con gli obiettivi europei, si appoggia su diversi criteri: edilizia sostenibile, efficienza energetica, energia da fonti rinnovabili, espansione delle aree verdi, riduzione delle aree asfaltate, incremento della mobilità dolce e il trasporto pubblico, riduzione della produzione dei rifiuti e aumento della differenziazione degli stessi, gestione sostenibile delle acque, rispetto del panorama acustico ed elettromagnetico con progettazione di un sistema di monitoraggio in continuo. Un quartiere sostenibile e smart, dotato delle migliori infrastrutture digitali per il lavoro e per lo studio, con l'auspicio dell'inserimento di una primaria residenza gestita con modalità innovative che prevedano la residenza intergenerazionale. Un progetto che potrà mettere in moto 150-200 milioni di investimenti pubblici e privati. Un progetto di rigenerazione urbana che possa diventare anche modello per la riqualificazione di altri quartieri cittadini.
3) Integrazione dei vari Piani Attuativi con gli ambiti circostanti e la messa in rete dei siti museali lungo l'asta dell'Adige. Come indirizzo generale è auspicabile la massima integrazione possibile dei vari Piani Attuativi con gli ambiti circostanti all'area considerata dal Piano Guida, in particolare con le Gallerie di Piedicastello e il Doss Trento a nord. Si auspica in particolare che i piani attuativi possano essere progettati valorizzando, con un percorso pedonale e ciclabile, la messa in rete dei siti di interesse culturale e museale lungo l'asta del fiume Adige, dal MUSE al Palazzo delle Albere fino alle Gallerie di Piedicastello e al Musei degli Alpini sul Doss Trento. Un percorso culturale integrato, lungo il fiume e nel verde, di rilevante attrattività turistica. Per la fase attuativa del Piano Guida l'auspicio di tutto il Consiglio è che venga attivato un procedimento partecipativo con tutta la cittadinanza.In conclusione, il Piano Guida è un risultato significativo raggiunto e al contempo l'inizio di una sfida strategica per lo sviluppo sociale, economico, culturale, turistico e ambientale della città di Trento.