La maggioranza leghista, quella della "scuola prima di tutto", ha bocciato compatta in consiglio provinciale una proposta a prima firma Filippo Degasperi, sottoscritta anche dal PD e da altre forze di minoranza, che suggeriva di mantenere, anche per l’anno scolastico 2021/2022 le sezioni dell’anno precedente, più numerose - e quindi con meno alunni per classe - per rispettare le norme anti-Covid ev evitare possibili contagi.
Trento, 23 aprile 2021
Pare, invece, che la Provincia sia intenzionata non solo a non confermare gli impegni di potenziamento degli organici, ma addirittura a proporre tagli e riduzioni del numero di classi.Non possiamo che condividere la rabbia e la preoccupazione di sindacati e genitori, delusi da chi a parole dice di voler fare di tutto per garantire la scuola in presenza e poi si dimostra incapace di pensare al futuro, prendendo decisioni come se a settembre si potesse ricominciare come nulla fosse successo.
Una decisone, questa, che andrebbe in direzione opposta a quanto si sta portando avanti a livello nazionale, dove rappresentanti dei presidi e sindacati hanno già fatto sapere che le classi di epoca pre-Covid sono incompatibili con la necessità di garantire il metro di distanza per ridurre le possibilità di contagio, e dove il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi in questi giorni ha detto a chiare lettere che uno degli obiettivi del governo è iniziare ad alleggerire l’affollamento delle classi.
Classi meno numerose per garantire la scuola in presenza, la maggioranza leghista dice ''no'' anche se il ministro chiede di organizzarsi, "Il Dolomiti", 21 aprile 2021