«Subito dopo Pasqua, perché prima c'è Futura che deve fare il suo congresso, inviterò ad aprire un ragionamento insieme tutte le forze politiche che pochi mesi fa hanno dato vita alle coalizioni - diverse - che hanno vinto le elezioni a Trento e a Rovereto, condividendo una visione non leghista. Certamente inviteremo anche il sindaco civico Francesco Valduga».Trento, 18 marzo 2021
«Mi fa piacere - sottolinea Maestri - che Rossi riconosca nel Pd un ruolo di baricentro della coalizione, il che certifica quanto fatto in questi anni, ma a differenza di quanto lui dice, invece che di parlare di coalizione anti-Fugatti, io direi che dobbiamo lavorare per costruire una coalizione pro Trentino, ovvero un Trentino diverso da quello che ci sta facendo vivere il governatore Fugatti.
.La segretaria del Pd precisa che: «Il lavoro che dobbiamo fare non è quello di mettere insieme una sommatoria di sigle, ma una forte visione programmatica, che parta dall'autonomia, perché non c'è partito del centrosinistra che non sia autonomista».«È evidente - sostiene infatti Maestri - che la maggiore espansione dell'autonomia trentina si è sempre avuta quando governava il centrosinistra a Trento e a Roma, mentre come si vede su varie partite, come l'A22, Mediocredito o la Valdastico, la Lega sta spostando l'asse da una proiezione regionale a una visione del Nord-Est leghista, consegnando il Trentino alla sfera di influenza di Zaia e Fedriga».
Riguardo alla decisione di ieri del Patt di entrare in giunta regionale con la Lega, Maestri non si dice - per ora - preoccupata: «Non mi scandalizzo, è una decisione che nasce dall'asse con la Svp. Forse discende dal fatto che Rossi, che teneva ancorato il partito al centrosinistra, abbia fatto una scelta diversa. Comunque noi inviteremo anche il Patt al tavolo in vista delle provinciali 2023 che, ricordo, saranno precedute dalle elezioni politiche».
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Partito Democratico del Trentino