Quanon e assessorato all’istruzione, la risposta di Bisesti

Il 27 novembre 2021 depositavo un’interrogazione riguardante l’adesione del capo di gabinetto dell’Assessore all’istruzione alla setta Quanon (il testo al link http://www.lucazeni.it/il-complottismo-universale-anche-a-trento/ ), vicenda che era stata ripresa anche dalla stampa nazionale.
Luca Zeni, 12 febbraio 2021

Secondo “QAnon” è in atto una congiura universale volta ad impossessarsi del dominio del mondo e gestita da un oscuro “Deep State”, uno “Stato profondo” costituito dai cosiddetti “poteri forti” collusi con reti pedopornografiche, con cabale occulte e pratiche sataniste.

Nel frattempo Quanon ha aumentato notevolmente la sua visibilità con la partecipazione all’assalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti per contestare la vittoria del Presidente Biden..

Anche se in ritardo rispetto ai 30 giorni previsti dal regolamento, è arrivata la risposta all’interrogazione da parte dell’assessore Bisesti, ed è bellissima (in allegato).

Alcuni colleghi di giunta dell’assessore nel corso degli scorsi mesi hanno dovuto allontanare collaboratori scelti su base fiduciaria per posizioni estremistiche; per evitare di dover seguire quell’esempio e togliersi dall’imbarazzo, in questo caso si è riscoperta una antica tradizione, quella dell’abiura.

Dopo un patriotico ricordo dei trascorsi militari del suo capo di gabinetto, attraverso un sillogismo aristotelico si giunge all’affermazione che egli condivide i principi costituzionali (premessa maggiore: i militari servono la patria e quindi si riconoscono nella costituzione; premessa minore: Asson ha fatto il militare; conclusione: Asson riconosce i principi della Costituzione); da qui, con un salto logico, ne deriva che egli “rigetta tesi ed idee non suffragate da dati oggettivi e razionali“. Risparmiamo ai lettori la riflessione sulla castroneria filosofica racchiusa in questa frase dell’assessore all’istruzione, quando gnoseologia ed epistemologia riconoscono in modo univoco ormai da tempo che alcun dato può essere conosciuto in modo “oggettivo”, separato dal soggetto.

La conclusione della risposta è che il capo di Gabinetto dell’assessore all’istruzione semplicemente usa la Q come riferimento alla fantomatica “Fonte Q”. Spiega l’assessore Bisesti, avventurandosi nella teologia, che “la Q ha un importante significato religioso per l’unità dei cristiani. La fonte Q è, infatti, una raccolta di detti di Gesù che gli studiosi hanno identificato nei Vangeli di Luca e di Matteo. E’ una fonte in lingua greca che i due evangelisti hanno usato per comporre i loro testi sacri“.

Peccato che quanto descritto dall’assessore Bisesti non sia una ricostruzione univoca riconosciuta “dagli studiosi”, ossia dalla comunità scientifica, come sembrerebbe, ma è una teoria di alcuni studiosi, teoria alla base proprio di Quanon, che si richiama in maniera esoterica proprio alla “fonte Q”, ossia il vangelo originale, dal quale sarebbero stati tratti gli altri Vangeli, di cui però non esiste alcun frammento o riferimento nella tradizione della Chiesa delle origini.

In ogni caso, al di là delle piroette teologiche dell’assessore, prendiamo atto dell’abiura, e della implicita conclusione della risposta all’interrogazione, ossia che il suo capo di gabinetto non aderisce alla setta Quanon, anche se ne divulga il messaggio.

Amen.